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30 settembre 2014

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Ufficio Stampa

Giornata calda per le vertenze sindacali riguardanti l’area industriale di Catania. A Roma, nella sede del Ministero dello Sviluppo economico, è stato affrontato il tema degli investimenti sulla Micron. A Catania, nel Palazzo Platamone, si è svolto un incontro, organizzato dai sindacati sulla vertenza Myrmex, alla presenza del vicesindaco Marco Consoli, della deputata nazionale del Pd Luisa Albanella e del deputato regionale dell’Ncd Nino D’Asero. Un altro incontro, dedicato ai problemi delle Acciaierie di Sicilia, si è svolto nel Palazzo Minoriti alla presenza, oltre che di Consoli, dei prefetti di Catania Maria Guia Federico e di Siracusa Armando Gradone, dell’assessore alle attività produttive Linda Vancheri, dei sindacati, della proprietà aziendale e del rappresentante di Imprimet, l’azienda che si occupa della raccolta e della commercializzazione del materiale ferroso.

“Per Micron – ha detto Consoli - si attende che la Regione presenti proposte dettagliate sugli ambiti di investimento nel settore della micro e della nanoelettronica. Abbiamo intenzione di organizzare un nuovo tavolo di confronto a Catania con l’assessore Vancheri, dopo quello che ha consentito in questi mesi di salvaguardare numerosi posti di lavoro. Per Myrmex subito dopo vertice Nato organizzeremo un incontro con il sindaco Bianco, la Regione e i sindacati per affrontare il problema della cessione del ramo d’azienda e avviare una concreta tutela dei lavoratori coinvolgendo anche il governo nazionale”.

Per quanto riguarda infine le Acciaierie di Sicilia, sono stati individuati una serie di passaggi tecnici da attuare entro la fine del mese di ottobre,  per risolvere le gravi criticità emerse nella produzione dell’azienda, a cominciare dalla necessità di rendere pienamente operative le norme sul rottame in Sicilia.  

“Sono stati garantiti dall’Assessore – ha detto Consoli - tempi assai rapidi per il confronto tra Regione  e Garante riguardo al  prezzo dell’energia elettrica, che in Sicilia costa il 100% in più del resto d’Italia e rappresenta un grosso handicap alla competitività dell’azienda. L’azienda, da parte sua,  ha tracciato , anche alla luce della disponibilità rappresentata da Imprimet  di fornire materia prima  dall’inizio di ottobre, un percorso di graduale raggiungimento dei livelli di produzione di 6 giorni alla settimana, contro gli attuali quattro, da mettere in atto man mano che si andranno a concretizzare i percorsi prospettati. Un costante aggiornamento dell’avanzamento delle attività, richiesto dal Prefetto Federico, garantirà alle parti il continuo monitoraggio della situazione”. 29.09.2014