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29 luglio 2015

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Ufficio Stampa

"Sono ancora sconvolto: non riesco ad accettare l'idea che alcuni Catanesi possano voltare le spalle quando avvengono fatti di questa gravità".
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco parlando della rapina all'Ufficio postale di Picanello, il cui muro è stato abbattuto con un escavatore per impossessarsi del postamat.
"Senso civico - ha detto Bianco - è considerarsi parte di una comunità e dunque reagire quando contro quella comunità vengono commessi dei reati. A Catania negli ultimi anni sono stati compiuti grandi passi in avanti nella lotta contro la criminalità e la collaborazione dei cittadini è stata determinante. In questo caso invece le forze dell'ordine hanno lamentato la scarsa collaborazione dei residenti e questo fa pensare. D'altra parte riesce davvero difficile pensare che il gran rumore prodotto dall'abbattimento del muro appena alle dieci di sera e che qualcuno ha detto di aver scambiato addirittura per un terremoto non abbia spinto nessuno a scendere in strada o affacciarsi per vedere cosa stesse accadendo. Ma non c'è stata alcuna telefonata di segnalazione alle forze di polizia. E questo è terribile".
"Ho atteso - ha concluso il Sindaco - prima di intervenire su questa vicenda perché vorrei che si aprisse un confronto riguardo a quello che i Catanesi devono fare per la propria città. Ho sempre detto che Catania non si salva senza l'impegno e la dedizione dei propri cittadini. Qualche giorno fa, in Vaticano, durante l'incontro voluto da papa Francesco con i sindaci delle maggiori città del mondo, ho citato la frase dell'enciclica papale in cui si parla della 'speciale dignità' dei cittadini. Ma questa dignità deve essere conquistata giorno dopo giorno collaborando al benessere e all'armonia della collettività. E questo si fa anche e soprattutto denunciando i delitti, di qualunque genere".