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26 maggio 2016

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Ufficio Stampa

"L'incontro con il ministro Costa ha consentito di esporre in modo approfondito le nostre posizioni, di trovare convergenze interessanti, soprattutto di prefigurare soluzioni che potranno derivare  da momenti di lavoro comune".
Lo ha detto Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, dopo l'incontro a Roma con il ministro degli Affari regionali Enrico Costa.
Bianco guidava una delegazione composta dai sindaci di Ascoli Guido Castelli, di Monza Roberto Scanagatti e di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, tutti firmatari, con moltissimi altri colleghi, della Lettera aperta sull'autonomia e sul ruolo dei sindaci e ripresa con grande evidenza da tutti i media italiani.
La delegazione era accompagnata dal segretario generale dell'Anci, Veronica Nicotra.
"Dobbiamo ringraziare il Ministro - ha aggiunto Bianco - innanzitutto per la tempestività nel rispondere alla sollecitazione, ma soprattutto per l'attenzione e la sensibilità con le quali ha colto le questioni essenziali: da un lato, la forte esposizione alle intimidazioni criminali, che oramai non sono più 'esclusiva' del Mezzogiorno e che si intensificano quando vi è la percezione di 'fragilità' dell'amministratore, e dall'altro le conseguenze negative, talvolta irreversibili sul piano amministrativo e politico, che derivano ai sindaci anche dalla semplice notizia dell'avvio di un'indagine, quale che ne sia la reale rilevanza".
"E' pacifico – ha concluso il sindaco di Catania – che tutti i sindaci siano soggetti alla legge e che la magistratura abbia pieno sostegno nell'azione di difesa della legalità. Tuttavia, riteniamo necessario trovare soluzioni a questa esposizione, che comprime l'autonomia e nel contempo allarga eccessivamente il confine delle responsabilità dei sindaci".