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30 gennaio 2017

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Ufficio Stampa

In riferimento alle dichiarazioni dell'ingegnere Salvatore Cocina, l'assessore comunale all'Ecologia Rosario D'Agata dice: "Non si comprende da quale fonte il dirigente regionale abbia appreso le notizie sulle percentuali di raccolta differenziata previste dalla procedura negoziata per l'affidamento del servizio di igiene urbana nel Comune di Catania, procedura attivata nelle more dell'espletamento della gara con procedura aperta della durata di sette anni per l'affidamento del  servizio porta a porta in tutto il territorio comunale".
"La procedura negoziata di cui riteniamo parli l'ingegnere Cocina - continua D'Agata - ha sì come riferimento l'appalto, che egli stesso ha gestito per circa un anno, ma prevede un adeguamento agli obiettivi nazionale e regionali di raccolta differenziata ed agli obiettivi regionali in materia di recupero nell'arco di tre trimestri".
Dagli uffici comunali preposti si precisa infatti che la procedura negoziata prevede, in particolare, un affidamento della durata di 106 giorni, ripetibile per due volte, quindi per una durata massima di 318 giorni, con la possibilità di interruzione in caso di consegna della citata gara con procedura aperta che prevede il porta a porta in tutto il territorio comunale per sette anni.
Le modalità del servizio sono quelle dell'attuale appalto, adeguate ai nuovi obiettivi di raccolta differenziata e recupero di materia: a pag. 17 del capitolato, infatti, è previsto il raggiungimento delle seguenti percentuali (suddivise nelle tre tipologie: inerti, umido, frazioni secche Conai): entro il primo trimestre, del 45% di raccolta differenziata  e del 17% di recupero di materia, entro il successivo trimestre del 54% di raccolta differenziata e del 28% di recupero di materia, entro il terzo trimestre, cioè a poco più di 270 giorni dall'inizio dell'appalto, del 65% di raccolta differenziata e del 50% di recupero di materia, cioè le percentuali indicate, per la raccolta differenziata, dalla normativa nazionale (D.Lgs 152/2006) e regionale (legge regionale n. 9/2010) e per il recupero di materia, dalla normativa regionale (legge regionale n. 9/2010).
"Sarebbe interessante sapere - conclude D'Agata - quanti bandi prevedano quest'ultimo obiettivo che misura la qualità della raccolta differenziata o se ci siano sistemi equivalenti che garantiscano lo stesso risultato".

28.01.2017