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28 febbraio 2017

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Ufficio Stampa

Dopo il crollo, la notte scorsa, della palazzina 2 al 111 di via Crispi probabilmente a causa dello scoppio di una bombola di gas, il sindaco Enzo Bianco, che era fuori Catania, è immediatamente rientrato per seguire personalmente le operazioni di pronto intervento e soccorso. 

In mattinata il Sindaco si è recato nell'Ospedale Garibaldi di Nesima per sincerarsi delle condizioni della bimba ferita nel crollo.  Subito dopo si è spostato in via Crispi, dove ha ringraziato per il pronto intervento Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani, 118, Protezione Civile Comunale e Volontari.

All’inizio – dopo che i tecnici dell'Enel hanno staccato la corrente - i soccorritori hanno dovuto scavare a mano nelle macerie per evitare danni a chi vi si trovava sotto. Sono state utilizzate anche unità cinofile.

Intorno alle 3 erano già state estratte cinque persone: due donne ricoverate in codice giallo nell'ospedale di Lentini, la bambina – che ha dieci mesi ed è stata portata al Garibaldi con la madre -, in codice rosso così come un uomo anziano, gravemente ustionato, trasportato prima nel Vittorio Emanuele e poi trasferito a Palermo. Intorno alle 4 la triste scoperta di una vittima, un'anziana donna.

Appena comunicata l’emergenza il Sindaco ha subito disposto l’attivazione del presidio di Pubblica Incolumità del Comune di Catania e sul luogo si sono recati il capo di Gabinetto Beppe Spampinato,  il comandante della Polizia municipale Pietro Belfiore, il direttore delle Manutenzioni Fabio Finocchiaro e il coordinatore del Volontari della Protezione civile Salvo Consoli.

Dalla Centrale operativa dei Vigili Urbani sono stati attivati i reperibili dei servizi Anagrafe, Autoparco e Servizi Sociali, per dare ricovero alle famiglie rimaste senza casa visto che lo scoppio, così come verificato dai tecnici comunali, ha messo a rischio parte dei fabbricati vicini, sia in via Crispi sia nella parallela via Colajanni.

I Vigili del fuoco e le Manutenzioni comunali stanno provvedendo a sgomberare il luogo del crollo dalle macerie.

26.02.2017