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29 aprile 2017

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Ufficio Stampa

“Sul traffico di esseri umani lasciamo lavorare serenamente la Procura di Catania”. È l’invito del sindaco di Catania Enzo Bianco che ha ricordato come la magistratura etnea sia da tempo in prima linea contro il traffico di essere umani prima con il procuratore Giovanni Salvi, poi con Michelangelo Patanè e adesso con Carmelo Zuccaro.
“Nella nostra città – ha detto Bianco –, dove ogni anno sbarcano decine di migliaia di migranti, sappiamo bene che la stragrande maggioranza delle organizzazioni non governative, dei volontari, fa cose straordinarie, salva vite umane. Da Medici senza frontiere a Save the Children, tutti danno il massimo dell’assistenza. Sono persone ammirevoli che rischiano la propria vita per salvarne altre. Ma se qualcuno, sotto l’etichetta di una organizzazione non governativa, recentemente costituita magari, fa cose che non dovrebbe, se attingono a risorse non chiare, se esiste anche solo il sospetto che possano avere contatti con la criminalità libica che gestisce il traffico di esseri umani, allora la Procura di Catania ha il dovere di compiere accertamenti e indagini”.
Bianco ha ricordato come, a proposito dei finanziamenti estremamente consistenti di alcune organizzazioni, lui stesso aveva lanciato un grido di allarme due mesi fa davanti al Parlamento europeo di Bruxelles nella sua qualità di capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni.
“Avevo anch’io raccolto – ha detto il sindaco di Catania - che vi fosse la preoccupazione, da parte della Marina italiana, per il ruolo che pochissime organizzazioni non governative potevano avere”.