E'  stato messo a punto per far sì che la partecipazione dei cerei alla  Festa si svolga nel rispetto più assoluto della legalità oltre che della  tradizione. Il  presidente Marano: "Abbiamo voluto dare un segnale di  ordine e di trasparenza, condiviso con le associazioni che si occupano della festa e della legalità, oltre che delle stesse candelore. Una  scelta voluta e sostenuta con forza dal sindaco di Catania Enzo Bianco e  dell'Arcivescovo Metropolita Salvatore Gristina". Soddisfazione delle  associazioni di legalità

"Vogliamo tutelare la  tradizione storica delle Candelore con un segnale chiaro di maggiore  trasparenza e legalità. Abbiamo preparato delle regole che tutte i Cerei  dovranno seguire per partecipare alla Festa e renderla ancora più  bella". 
Lo ha detto Francesco Marano, presidente del Comitato per  la Festa di Sant'Agata che ha presentato il nuovo regolamento nel Palazzo degli Elefanti insieme agli altri componenti: il vicepresidente Giuseppe  Barletta, il segretario Carlo Zimbone, il tesoriere Roberto Giordano,  Teresa Di Blasi, Filippo Donzuso e Domenico Percolla. Con loro era il  presidente onorario del Comitato, il grand'ufficiale Luigi Maina.
"Con  questo regolamento - ha spiegato Marano - abbiamo voluto  dare un  segnale forte di ordine e di trasparenza, condiviso con le tante associazioni che si occupano della festa e con quelle che, come noi,  hanno a cuore la legalità. Abbiamo posto alcune regole chiare: le  associazioni che gestiscono le candelore dovranno indicare  preventivamente alla Questura e al Comune il percorso per ogni  uscita, dovranno essere assicurate verso terzi e per infortuni, tenere un comportamento decoroso e in linea con la tradizione della Festa, rispettare oltre che le leggi anche le normative fiscali, rilasciando la  ricevuta per le donazione da parte di privati o aziende e impegnandosi a destinarne una  parte per iniziative di solidarietà che si svolgeranno durante i festeggiamenti". 
"Chi non si attiene a  queste regole - ha detto Marano - rischia di  non partecipare più alla Festa per l'anno in corso e per gli anni  successivi e di non ricevere il contributo del Comune. Stiamo  accelerando un percorso che si svilupperà sempre più, che in questi anni  era già stato avviato, ad esempio con l'attenzione agli stalli commerciali in via Etnea e alle isole di legalità nelle piazze Borgo e Palestro. Ci stiamo occupando dei tanti aspetti che riguardano l'organizzazione della Festa e degli eventi collaterali e oggi illustriamo le  prime importanti regole, dopo quelle relative alla nomina del Maestro del Fercolo, che è Claudio Consoli. Si sta facendo squadra con la Prefettura e le  Forze dell'Ordine, con il Questore di Catania, che ringrazio, e con i  Vigili urbani, per rendere la Festa di Sant'Agata sempre più ordinata e  bella. Una scelta voluta e sostenuta con forza anche dal sindaco di  Catania Enzo Bianco e dall'arcivescovo  Salvatore Gristina". 
"Abbiamo  trovato - ha sottolineato il vicepresidente Giuseppe Barletta - grande disponibilità da parte di chi si occupa delle candelore. Non bisogna scordare che i portatori hanno un  compito fisicamente molto pesante e che i cerei sono un valore della  Festa".

Renato Camarda, portavoce del Comitato per la legalità  nella festa di Sant'Agata, ha espresso soddisfazione per il regolamento e per il percorso di legalità intrapreso e condiviso sulle candelore e  non solo, auspicando anche una maggiore attenzione su venditori ambulanti abusivi e sui devoti che portano i cosiddetti ceroni.
Il primo  rappresentante a firmare il regolamento è stato Salvatore Amore, dal  1977 presidente del  cereo dei "rinoti", cioè gli abitanti di San  Giuseppe la Rena. 
Il regolamento stabilisce che ogni cereo  deve essere nella legittima  disponibilità di una associazione senza  scopo di lucro, legalmente  costituita e regolata secondo le norme sulle  organizzazioni no-profit,  che si assuma la responsabilità della  corretta partecipazione della  candelora ai festeggiamenti nel rispetto  delle regole fissate. Ciascuna delle associazioni, in quanto  responsabile del cereo, per mezzo del suo  legale rappresentante, deve documentare al Comitato che il cereo sia  stato sottoposto ai necessari accertamenti tecnici per la partecipazione  in sicurezza ai festeggiamenti. Le associazioni dovranno comunicare  alla Questura i nomi dei portatori e del responsabile della Candelora e  deve comunicare in anticipo a Questura e Comune giorni, orari e strade  che il cereo percorrerà.
Il Comitato per la festa di  Sant'Agata potrà proporre alle  associazioni anche la sottoscrizione di  un protocollo di trasparenza e  legalità  che verrà predisposto dal  Comitato stesso d';intesa con la  Prefettura di Catania.

Le Candelore

Le  candelore sono dei cerei racchiusi in costruzioni in legno,   generalmente nello stile del barocco siciliano, riccamente scolpite e   dorate superficialmente. Hanno un peso oscillante da 400 a 900   chilogrammi e vengono portate a spalla da un gruppo costituito da 4 a  12  uomini.

Allo stato attuale le candelore sono 12 e precisamente:

  1. Cereo di Monsignor Ventimiglia o di Sant'Agata
  2. Cereo dei rinoti
  3. Cereo dei giardinieri o ortofloricoltori
  4. Cereo dei pescivendoli
  5. Cereo dei fruttivendoli
  6. Cereo dei macellai
  7. Cereo dei pastai
  8. Cereo dei pizzicagnoli;
  9. Cereo dei putiari (bettolieri)
  10. Cereo dei panettieri
  11. Cereo del Circolo Sant'Agata
  12. Cereo del Villaggio Sant'Agata.

Le  candelore, come da tradizione, partecipano, nell'ordine sopra  indicato  e trasportate da portatori, alla processione per l'offerta  della cera  del giorno 3 febbraio e precedono la processione di Sant' Agata  nei  giorni 4, 5 e 12 febbraio. Nei giorni antecedenti le processioni, le  candelore  girano per la città, recandosi nei quartieri e soffermandosi  davanti le botteghe delle varie categorie che rappresentano.

Alcune  candelore - dei rinoti, dei  pescivendoli, dei fruttivendoli, dei  macellai, del Circolo Sant'Agata e del Villaggio Sant'Agata - sono  di  proprietà delle rispettive associazioni di categoria che nel tempo  le  hanno realizzate, ne hanno il possesso e le trasportano nei diversi   momenti della festa.

Altre candelore  sono oggi rimaste  nella disponibilità del  Comune di Catania che durante i giorni della  Festa ne conferisce  l'utilizzo alle Associazioni legalmente costituite, al fine di  consentire la partecipazione alla Festa.

A tutte le  Associazioni viene erogato un contributo  economico, variabile in base  al numero dei portatori, per  consentire la partecipazione ai  festeggiamenti ufficiali  della Santa Patrona. La somma lorda ammonta a  860 euro a portatore.

Durante l'anno le candelore vengono conservate  presso le chiese o presso  locali opportunamente predisposti dalle  stesse Associazioni o dal  Comune di Catania

 

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