Coglitore (Fiva Confcommercio) "un autentico suicidio da parte degli operatori, tutto è nato da incomprensioni tra ambulanti e produttori agricoli"

"Un'occasione sprecata a causa di un atteggiamento dettato probabilmente dall'insicurezza".

Così l'assessore alle Attività produttive Angela Mazzola ha definito la scelta degli operatori della Fiera di Sant'Agata, quest'anno ospitata nell'ex Mercato ortofrutticolo all'ingrosso, di smontare i loro stand inducendo così l'Amministrazione a chiudere la manifestazione anticipatamente.

"Un autentico suicidio - ha detto Arturo Coglitore, presidente della Fiva Confcommercio che con la Cidec e altre associazioni ha contribuito all'organizzazione - per gli operatori e per noi che avevamo speso parecchio per arredi, pubblicità e altro. Tutto è nato da incomprensioni tra gli ambulanti e i produttori agricoli e ha prodotto questo pessimo risultato, che non va imputato all'assessore Mazzola, sempre disponibile al confronto".

La nuova area mercatale era stata divisa in una zona interna al padiglione e una esterna. Gli stand interni erano quelli di diverse aziende con prodotti "a chilometro zero" aderenti a Coldiretti, Cia e Confagricoltura, riuniti in Associazione Mercati Contadini Siciliani. All'esterno erano i prodotti non alimentari.

Alla scelta del sito si era giunti dopo un confronto approfondito durato settimane come dimostrano diversi verbali sottoscritti dalle parti. Per far sì che il nuovo sito diventasse appetibile l'Amministrazione aveva concesso gratuitamente il suolo pubblico e alcuni servizi come quelli di pulizia, di custodia e la fornitura elettrica.

La Fiera di Sant'Agata era stata dotata di un'ampia zona per il parcheggio gestita dalla Sostare e con circa 1500 posti auto. Era inoltre servita dai mezzi Amt (linea 524, circolare e Librino Express), ed era anche raggiungibile, per i turisti, dal centro città con il bus e il trenino delle visite guidate.

"Tutti ricordano - ha detto l'assessore Mazzola - le resistenze iniziali per il Mercatino delle pulci che oggi è un piccolo gioiello. Se vogliamo puntare sull'innovazione e sull'ordine e la legalità, e anche le associazioni civiche dovrebbero far sentire la propria voce su questi temi, dobbiamo pensare ad aree fieristiche al chiuso, facilmente controllabili. In questa direzione si è mossa l'Amministrazione fin dal suo insediamento. Non si può continuare a pensare di far svolgere la fiera di Sant'Agata nel centro storico, in contemporanea con le celebrazioni, anche per ovvie ragioni di ordine pubblico".

 

 

Approfondimenti