Il Mobility Manager di Area

Compiti, strategie ed obiettivi del Mobility Manager di Area

Pubblicato il:

10 ottobre 2008

Ultima revisione:

27 novembre 2023

 Chi è e di cosa si occupa il Mobility Manager di Area

 

La figura

Il Decreto del 20 dicembre 2000, emato dall'ex Ministero dell'Ambiente, ed il successivo Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, emanato dagli attuali Ministeri della Transizione Ecologiaca e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, hanno giuridicamente introdotto il "Mobility Manager d'Area" quale importante "figura" che deve, tra le tante altre ottemperanze, supportare e coordinare i responsabili della mobilità di Aziende/Enti/Scuole nella loro complessa attività di gestione degli spostamenti casa lavoro/scuola dei dipendenti/studenti.

La struttura

Per svolgere la sua attività il Mobility Manager di Area si avvale di una  "struttura di supporto e coordinamento", (introdotta dal Decreto 27 marzo 1998 emanato dallo stesso Ministero dell'Ambiente, avente per oggetto "Mobilità sostenibile nelle aree urbane") istituita presso gli uffici tecnici del traffico urbano dei comuni, necessaria per mantenere i collegamenti tra l'Amministrazione Comunale, le Aziende Private/Enti Pubblici/Scuole e le Aziende di Trasporto.

I compiti 

  Compiti Mobility manager

Il citato Decreto del 20/12/2000 ed il successivo Decreto 179 del 12/05/2021, hanno definito anche i compiti della figura del Mobility Manager di Area, di cui appresso se ne riportano alcuni a titolo esemplificativo:

  • promuovere azioni di divulgazione, formazione e di indirizzo presso le aziende, gli enti e le scuole interessate;
  • raccordo e confronto con i mobility manager aziendali/scolastici e degli Enti del territorio comunale, anche mediante convocazione di riunioni, una tantum o con cadenze periodiche, e organizzazione di incontri/seminari e svolgimento di ogni altra attività utile al miglioramento delle pratiche di redazione dei PSCL/S;
  • supporto e coordinamento delle Aziende/Enti/Scuole per la redazione dei Piani degli Spostamenti Casa Lavoro/Scuola;
  • favorire l'integrazione tra i PSCL/S e le politiche dell'Amministrazione Comunale in una logica di rete e di interconnessione modale;
  • verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale (su gomma e su ferro), per il miglioramento dei servizi e l'integrazione degli stessi con sistemi di trasporto complementari ed innovativi, per garantire l'intermodalità e l'interscambio, e l'utilizzo anche della bicicletta e/o di servizi di noleggio di veicoli elettrici e/o a basso impatto ambientale;
  • acquisizione dei dati relativi all’origine/destinazione ed agli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti/studenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali.
  • promuovere e favorire la diffusione di sistemi e mezzi di trasporto anche attraverso l'erogazione di contributi e incentivi per l'acquisto di mezzi a basso impatto ambientale e di abbonamenti al trasporto pubblico locale;
  • monitorare gli effetti delle misure attuate in termini di impatto ambientale e decongestione del traffico veicolare.

Le strategie

  Strategie

Le strategie che adotta il Mobility Manager di Area sono definite "soft oriented" in quanto le stesse non prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture ma sono basate su iniziative di persuasione, concessione e restrizione:

  • Persuasione:
    Sono azioni di informazione, comunicazione e sensibilizzazione volte a creare la consapevolezza del problema e a modificare positivamente le abitudini di mobilità quotidiane.
  • Concessione:
    Riguardano iniziative d'incentivazione del trasporto collettivo e degli altri modi di trasporto sostenibili attraverso erogazione di contributi economici .
  • Restrizione
    Sono iniziative volte a disincentivare l'uso dell'auto privata.

Gli obiettivi 

Gli obiettivi che il Mobility Manager di Area si prefigge di raggiungere sono i seguenti:

  • Riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico
  • Riduzione del consumo energetico 
  • Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra
  • Spostamento della domanda dai mezzi privati individuali verso quelli collettivi