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Rischio Sismico
Il Piano di Emergenza Comunale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 19 del 9 aprile 2013, relativo all'Anno 2012, prevede anche un allegato relativo agli Scenari di Rischio.- Allegato "L" : Relazione Terremoto Sintesi CT
Il territorio del Comune di Catania si trova nella parte centrale della fascia costiera orientale della Sicilia, che in passato è stata interessata da terremoti anche di intensità molto forte.
La tabella che segue riassume i dati degli eventi con maggiore intensità risentita a Catania
Storia sismica di Catania
Is
|
Anno
|
Mese
|
Giorno
|
Area epicentrale
|
Io
|
Mw
|
10 - 11
|
1693
|
1
|
11
|
Sicilia orientale
|
11
|
7,41
|
10
|
1169
|
2
|
4
|
Sicilia orientale
|
10
|
6,60
|
7 - 8
|
1542
|
12
|
10
|
Siracusano
|
10
|
6,62
|
7 - 8
|
1848
|
1
|
11
|
Augusta
|
8
|
5,48
|
7
|
1716
|
12
|
1
|
Catania
|
7
|
5,17
|
7
|
1818
|
2
|
20
|
Catanese
|
9
|
6,00
|
6 - 7
|
1536
|
3
|
23
|
Catania
|
6 - 7
|
5,03
|
6 - 7
|
1698
|
4
|
12
|
Vizzini
|
7
|
5,25
|
6 - 7
|
1908
|
12
|
28
|
Calabria meridionale
|
11
|
7,24
|
6
|
1818
|
3
|
1
|
Monti Iblei
|
7 - 8
|
5,63
|
6
|
1959
|
12
|
23
|
Piana di Catania
|
6 - 7
|
5,23
|
6
|
1990
|
12
|
13
|
Sicilia sud-orientale
|
7
|
5,68
|
5 - 6
|
1537
|
5
|
|
Catania
|
5 - 6
|
4,63
|
5 - 6
|
1846
|
4
|
22
|
Catania
|
5 - 6
|
4,63
|
5 - 6
|
1949
|
10
|
8
|
Noto
|
5 - 7
|
5,18
|
5
|
1669
|
3
|
10
|
Nicolosi
|
8 - 9
|
4,83
|
5
|
1783
|
2
|
5
|
Calabria
|
11
|
6,91
|
5
|
1879
|
6
|
17
|
Area Etnea
|
9
|
5,06
|
5
|
1905
|
9
|
8
|
Calabria
|
11
|
7,06
|
5
|
1914
|
5
|
8
|
Area Etnea
|
9
|
5,30
|
5
|
1928
|
3
|
7
|
Capo Vaticano
|
7 - 8
|
5,90
|
5
|
1934
|
9
|
11
|
Madonie
|
6 - 7
|
5,03
|
4 - 5
|
1635
|
8
|
12
|
Messina
|
6 - 7
|
5,03
|
4 - 5
|
1883
|
4
|
5
|
Nicolosi
|
6 - 7
|
4,29
|
4 - 5
|
1894
|
8
|
8
|
Area Etnea
|
9 - 10
|
5,23
|
4 - 5
|
1894
|
11
|
16
|
Calabria meridionale
|
8 - 9
|
6,05
|
4 - 5
|
1907
|
10
|
23
|
Calabria meridionale
|
8 -9
|
5,93
|
4 - 5
|
1978
|
4
|
15
|
Golfo di Patti
|
9
|
6,06
|
4 - 5
|
1983
|
7
|
20
|
Viagrande
|
6
|
4,47
|
4 - 5
|
2002
|
10
|
29
|
Bongiardo
|
8
|
4,80
|
Legenda
Is = Intensità sismica risentita a Catania (MCS)
Io = Intensità epicentrale (MCS)
Mw = Magnitudo (Richter)
I due eventi più importanti dei secoli scorsi sono considerati, per la città di Catania, il terremoto distruttivo del 1693 e quello, capace di generare danni significativi, del 1818, i quali sono stati scelti come riferimento nel progetto Risk-UE (anno 2004) per i due scenari di livello I e II. All'evento di livello I si associa la frattura di un segmento importante, lungo 60-70 Km, della faglia Ibleo-Maltese (magnitudo Richter = 7.4), mentre l'evento di livello II è associato ad una rottura di faglia relativamente profonda sul fianco N dell'Etna (M = 6.0).
Per l'analisi di tipo probabilistico nello stesso progetto Risk-UE è stata calcolata, con un modello delle Zone Sismogenetiche che governano la sismicità della Sicilia orientale, la pericolosità sismica, intesa come severità dello scuotimento atteso a Catania per un periodo di ritorno di 475 anni, che in campo europeo è il valore di riferimento per l'Eurocodice sismico. Tale scenario probabilistico stima per l'area urbana di Catania valori di accelerazione massima compresi tra 0,15g e 0,25g, coerenti con l'attuale posizione di Catania in zona 2 della classificazione sismica.
La mappa di pericolosità sismica elaborata dal INGV (Ordinanza PCM 28/04/2006 n. 3519, All. 1b), espressa in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi, indica per il territorio comunale di Catania valori di pericolosità analoghi, compresi tra 0,2g e 0,225g nella parte urbanizzata del territorio, e 0,225-0,25g nella parte sud del territorio comunale.
La Regione Sicilia, con la deliberazione n. 408 del 20/03/2003 che recepisce l'Ordinanza PCM 20/03/2003 n. 3274", ha confermato la classificazione sismica in zona 2 del comune di Catania, prescrivendo anche come obbligatorie le verifiche di zona 1 per le strutture strategiche, che nella deliberazione stessa sono elencate per categorie tipologiche in un elenco allegato.
Nell'ambito dello studio geologico preliminare al Piano Regolatore Generale (anno 2004) è stata redatta una carta delle pericolosità geologiche di dettaglio che tiene conto delle caratteristiche litotecniche dei terreni e delle possibili amplificazioni degli effetti di un input sismico per: amplificazione relativa, franosità, liquefazione.
Scenario di rischio
Come scenario per il presente Piano si ritiene opportuno fare riferimento a quello utilizzato per l'esercitazione Eurosot del 2005, che è stato ottenuto assumendo le stesse coordinate di epicentro dell'evento catastrofico del 11 gennaio 1693, ma associandole ad una magnitudo inferiore, considerando in tal modo un evento che ha maggiori probabilità di ripetersi.
Va evidenziato che - di norma - un evento di questo genere esula dai limiti della pianificazione comunale poichè, secondo la legge 225/92, è di tipo C, e prevede quindi la dichiarazione dello stato di emergenza e la nomina di un commissario delegato.
Ma è stato ritenuto uno scenario preferibile potendosi facilmente adattare il modello di intervento anche ad eventi di minore intensità, semplicemente eliminando le attività non necessarie.
Il terremoto assunto come riferimento, quindi, ha le seguenti caratteristiche:
- Coordinate epicentrali: Long. 15.020 - Lat. 37.130
- Comune epicentrale: Sortino
- Magnitudo: 6.8
- Intensità epicentrale: 10-11 MCS
- Intensità macrosismica risentita: 8.1 MCS
- Per il comune di Catania è stato stimato il grado di danno in base alle 5 classi di danno definite dalla scala MSK, con il seguente risultato:
Grado di danno
|
Tipo di danno
|
N° di abitazioni
|
5
|
danno totale (collasso)
|
972
|
4
|
distruzione (crollo parziale)
|
10.380
|
3
|
danno forte (lesioni gravi)
|
8.839
|
2
|
danno medio (lesioni minori)
|
26.804
|
1
|
danno lieve
|
|
Incrociando i dati relativi al danno dell'edificato con i valori di esposizione della popolazione, si è ottenuto lo scenario di evento che segue:
Scenario assunto
Abitazioni crollate
|
972
|
0,73% del totale
|
Abitazioni inagibili
|
13.915
|
10,38% del totale
|
Abitazioni danneggiate
|
32.107
|
23,95% del totale
|
Popolazione coinvolta in crolli
|
1.965
|
|
Numero di vittime
|
590
|
|
Numero di feriti
|
1.769
|
|
Numero di senza tetto
|
27.016
|
|
La distribuzione territoriale del danno medio dell'edificato è quella rappresentata nella figura che segue, da cui risulta che le zone della città a rischio più elevato sono le seguenti:
- La parte di centro storico racchiusa da via Plebiscito ad Ovest, da via Umberto a Nord, e da via Dusmet a Sud.
- Una vasta area del quartiere Picanello.
- Le zone di edilizia popolare nel quartiere S. Leone.
- Buona parte dell'edificato intorno alle vie Acquicella, Acquicella Porto e Zia Lisa.
Distribuzione danno
Legenda
- Danno Alto (viola)
- Danno Medio (giallo)
- Danno Basso (celeste)
HP Rischi