
Comincia a prendere forma, fra mille difficoltà e resistenze, la Catania che amo. La città che ho preso in mano era in ginocchio.
Una condizione finanziaria sull’orlo del dissesto, personale demotivato, illegalità diffuse, non solo tollerate ma alimentate; manutenzione delle strade, dei parchi, degli edifici, zero; pochissimi autobus in giro; navi da crociera scappate, rari turisti; asili nido in procinto di essere chiusi, tagli di risorse micidiali, emersione di debiti fuori bilancio; scarsissima raccolta differenziata e molta sporcizia a causa di un contratto per la nettezza urbana antiquato e inefficiente che potremo cambiare, finalmente, dal marzo 2016 (abbiamo già migliorato il servizio nei mercati e avviato la raccolta porta a porta nel quartiere di Santa Maria Goretti); impossibilità di procedere a uno svecchiamento del corpo dei Vigili Urbani - con un’età media di ben 56 anni -, pur avendolo reso più efficiente con le nuove moto e i nuovi scooter.
La risalita non è facile. È come per una ruota: invertire il senso di marcia per andare avanti è dura, soprattutto all’inizio. Ma oggi Catania comincia ad assumere il nuovo volto, quello di una città che investe sul futuro, che cambia reputazione (basta pensare solo alla vicenda dei migranti!), che si rianima, che accoglie finalmente tanti turisti, che ospita mostre di successo, che apre la scuola superiore a Librino, che trova risorse per i grandi investimenti capaci di dare lavoro a centinaia di famiglie. Il tutto alla vigilia della grande sfida della città metropolitana che, con gli ingressi di Gela, Piazza Armerina e Niscemi, diventa insieme a Palermo e Bari la quinta città d’Italia, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino. Abbiamo fatto squadra e Catania, oggi, è il fulcro del Distretto Sud-Est della Sicilia, della rete delle città Unesco con il Cunes, del sistema infrastrutturale con la crescita del porto e dell’aeroporto. Accanto ai grandi progetti che cambieranno il volto di Catania, ci siamo concentrati sulle tante questioni quotidiane della vita cittadina, piccole e grandi.
Stiamo lavorando per migliorare. Ecco perché sono davvero soddisfatto di aver aumentato le cose fatte (altre 199) rispetto al primo anno e vederle elencate in questo volume colpisce anche me. Voglio ringraziare i miei assessori, Luigi Bosco, Marco Consoli, Rosario D’Agata, Salvo Di Salvo, Giuseppe Girlando, Orazio Licandro, Angela Mazzola, Valentina Scialfa, Angelo Villari. E con loro il Segretario-Direttore Generale, tutto il mio staff, le donne e gli uomini che, anche gratuitamente e spinti dalla passione per la città, mi hanno dato una mano. Il mio ringraziamento va al Consiglio Comunale per il lavoro svolto insieme, seppur nella differenza tra maggioranza e opposizione, ai presidenti e ai consiglieri delle sei Municipalità.
La collaborazione delle istituzioni cittadine è sempre più incisiva, tra Comune, forze di polizia, magistratura, sindacati, società civile, forze politiche, mondo produttivo, associazioni: tutti insieme lavoriamo per lo sviluppo della città, per la legalità a tutti i livelli, per difendere gli interessi dei più deboli.
Sono certo che i progetti illustrati in questo volume, che rappresentano quanto fatto dall’Amministrazione fino al mese di luglio, potranno essere da stimolo anzitutto per chi, come noi, è impegnato nel rilancio della città.
Ma le cose fatte servono soprattutto a dare fiducia ai cittadini, ai quali chiediamo una mano per il bene di Catania. Solo con l’aiuto di ciascuno di noi che si riappropria della sua città, che la difende, che la considera sua, Catania tornerà a essere la casa di tutti, la Catania di cui essere orgogliosi.
Nell'e-book preparato dal Comune in occasione del primo anno di attività dell'Amministrazione guidata da Enzo Bianco, sono elencati 326 punti di realizzazioni portate a termine. Poiché crediamo nella democrazia partecipata, chiediamo ai Catanesi di scrivere all'email:
la327acosa@comune.catania.it
per suggerirci quale dovrebbe essere la 327/a cosa da fare.
Ovviamente sarà possibile inserire più di un'indicazione.
L'Amministrazione utilizzerà i suggerimenti per stilare un elenco di priorità che sarà poi reso pubblico.