Il Governo nazionale, attraverso il Dipe (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica), ha chiesto ai Comuni italiani che hanno presentato entro i termini le richieste di opere da inserire nel cosiddetto "Sblocca Italia" dopo la lettera del presidente del Consiglio Matteo Renzi, di segnalare immediatamente, tra quelli già indicati l'estate scorsa, un intervento ritenuto prioritario o di interesse strategico. Il Dipe è una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri che svolge funzioni di supporto al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
L'Amministrazione comunale, dopo una ricognizione, ha scelto uno stralcio per 5.700.000 euro - 700.000 cofinanziati da Sidra - di un progetto più ampio per la ristrutturazione dei serbatoi e delle condotte cittadine che supera i 38 milioni di euro.
"Lo abbiamo considerato prioritario - ha spiegato il sindaco di Catania Enzo Bianco - perché lo stralcio riguarda circa 55.000 cittadini catanesi collegati al sistema di serbatoi che serve i rioni di Picanello, Rotolo, Ognina e le zone limitrofe. Un sistema vecchio, visto che da circa 15 anni non vengono spesi soldi per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione, e che non possiamo certo rischiare che ceda".
"Si tratta - ha aggiunto l'assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco - di mettere in sicurezza il sistema sotto diversi punti di vista a cominciare da quello statico e igienico-sanitario attenuando così gli elevati livelli di rischio esistenti. Il progetto esecutivo è immediatamente cantierabile e riguarda il serbatoio di Cerza, dove attualmente è in funzione una sola delle tre vasche da 15.000 metri cubi che ha consentito però, grazie a lavori abbastanza recenti, di fornire acqua in pressione in modo da dare ai residenti la possibilità di eliminare motori di sollevamento e vasche di accumulo".
A causa della mancanza di manutenzione straordinaria lo stato della vasca in servizio e dell'intero serbatoio è critico: manca l'impermeabilizzazione e le pareti sono piene di fessure. Se la vasca dovesse collassare le conseguenze sul servizio sarebbero disastrose.
Lo stralcio per il quale è stato chiesto l'immediato finanziamento riguarda interventi non solo sulle vasche ma anche su tratti di condotta in ghisa per 2.600 metri, che darebbero maggiori garanzie sulla continuità del servizio alleggerendo inoltre il vecchio canale in muratura, che dovrebbe essere progressivamente dismesso.
"Contiamo - ha concluso l'assessore Bosco - che questo progetto possa partire entro pochi mesi".