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23 maggio 2015

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Ufficio Stampa

"La consegna dei locali - aggiunge il vicesindaco Marco Consoli - sarebbe dovuta avvenire entro lo scorso mese di aprile. Ciò non è accaduto per alcune responsabilità legate all'azione da parte della ditta appaltatrice. Stiamo accelerando e siamo certi che tutto sarà completato nei tempi più contingentati possibile. Noi siamo pronti da tempo per il trasloco. ".
Poiché la ditta appaltatrice non ha provveduto ad alcuni importanti adempimenti, l'amministrazione comunale ha provveduto ad intervenire direttamente. Ovviamente il totale delle somme spese saranno sottratte dall'importo globale della somma dell'appalto.
Il progetto che riguardava la ristrutturazione dell’immobile che si trova a San Leone, quartiere popolare di Catania, fu approvato nel 2003 per l’importo complessivo di poco più di 11 milioni di euro interamente finanziato con mutuo ordinario della Cassa Depositi e Prestiti. I lavori furono appaltati nel febbraio 2006 all’A.T.I. Sambataro-Ma.Fra. per l’importo di circa 5 milioni e 200 mila euro e proseguirono regolarmente fino al mese di settembre 2009 quando, circa a metà dell’opera, la Prefettura di Catania trasmise informativa antimafia nei confronti dell’impresa capogruppo Sambataro. Nelle more dell’espletamento delle procedure di rescissione del contratto, il Comune dispose l’immediata sospensione dei lavori. Con ordinanza del dicembre 2010 il Tribunale di Catania ha dichiarato il fallimento della ditta Bellini (nuova denominazione nel frattempo assunta dalla Sambataro) ed in forza delle vigenti disposizioni di legge la ditta Ma.Fra. propose il subentro nell’A.T.I. affidataria del Consorzio Impredil. Eseguiti i necessari accertamenti, nel mese di ottobre 2011 è stato autorizzato il subentro proposto e preso atto della costituzione della società consortile “La Rinascita” che, da quella data, ha ripreso i lavori che purtroppo ancora non sono stati completati provincando il ritardo nella consegna dell'immobile.