Con una nota, l'Amministrazione comunale ha risposto alla lettera inviata alle testate giornalistiche dal consorzio di società sportive "Catania al vertice".
"Comprendiamo - si legge nella nota - che si possa cambiare idea, ma ci vuole anche un po' di coerenza. Non possiamo avere un giorno lodi e un giorno critiche. Ci appare come una contraddizione, per esempio, che Nello Russo definisca oggi "modesto e illusorio" l'intervento di riduzione delle tariffe per l’uso degli impianti sportivi dopo averlo salutato appena il 13 ottobre del 2014 come un'importante novità in controtendenza rispetto alle limitazioni del Piano di rientro e mentre gli altri Comuni siciliani risentivano dei drastici tagli della Regione. E non comprendiamo se il suo suggerimento sia quello di tornare alle tariffe precedenti e se venga solo da Russo o dall'intero Consorzio. Chi firma la lettera, inoltre usa parole grosse e ingiustificate. L'Amministrazione lavora da tempo e a ritmo serrato per migliorare le delibere per gli affidamento, con la filosofia del buon padre di famiglia e la Giunta ha già varato degli schemi di delibera ora al vaglio delle Commissioni. Sarebbe bastato chiedere cosa contenessero e non ci sarebbe stato bisogno di riportare nella lettera voci che non hanno alcuna rispondenza con la realtà".
"Con quanto scritto - prosegue la nota - si vorrebbe far credere che, con le nuove delibere, i costi dell'energia e dell'acqua sarebbero a carico del gestore. Ciò è falso. Negli affidamenti di impianti delle precedenti amministrazioni (piscina Zurria, piscina Plaia) le bollette di energia e acqua erano intestate al Comune che le pagava e il gestore rimborsava la parte di propria competenza ossia il 36%. Con il Piano di riequilibrio è stato stabilito, seguendo l'indirizzo dei Revisori dei conti, che nei nuovi affidamenti l'intestatario dei contratti sarebbe stato il gestore e a rimborsare sarebbe stato il Comune. Non si dice che le nuove delibere sono migliorative rispetto al passato per i gestori nella ripartizione delle quote. Falso anche che le nuove delibere riserverebbero la manutenzione straordinaria ai gestori: essa resta a carico del Comune. Il gestore sarà obbligato a specifiche manutenzioni straordinarie solo se, per incuria nella manutenzione ordinaria, provocherà danni alle strutture o agli impianti. Quanto alle manutenzioni, vogliamo ricordare che del disastro degli impianti sportivi rispetto, per esempio, al periodo delle Universiadi, quando Catania era una delle città del Sud meglio attrezzate, sono responsabili anche coloro i quali in questi ultimi quindici anni non hanno vigilato sui costanti vandalismi agli impianti e sulla loro mancata manutenzione".
"Concludiamo - chiude la nota - ricordando come avevamo salutato con grande favore la filosofia che aveva portato alla costituzione di Catania al vertice, quella della gestione manageriale delle attività sportive in un confronto costante e aperto con l'Amministrazione. Ma ci sembra che, con certe esternazioni rivelatesi prive di fondamento, si stia uscendo da questo binario".