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23 giugno 2015

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Ufficio Stampa

"Un grande esempio della pietà e della solidarietà umana".
Così Peter Herbert, portavoce della delegazione di 12 avvocati, giuristi e medici britannici della Sbl (Black Lawyers Society) e della Aml (l'associazione degli avvocati musulmani) ha definito, commosso, il monumento funebre che ricorda la strage di migranti nel Mediterraneo e che fa da tomba a 17 morti senza nome, voluto dal Sindaco di Catania Enzo Bianco all'interno del cimitero.
La delegazione britannica - impegnata in una missione che prevede la visita dei centri di accoglienza in Sicilia in vista della stesura di un rapporto da presentare all'Unhcr, al governo del Regno Unito, ai commissari Ue e all'Ocse - ha fatto tappa a Catania dove è stata ricevuta dal sindaco Bianco, il quale ha illustrato in tutti i particolari le attività di accoglienza  che la città mette in campo per aiutare i migranti.
Nel corso dell'incontro Bianco ha definito le migrazioni dall'Africa come "uno dei maggiori problemi che l'Europa avrà per i prossimi cinquant'anni".
"Sono avvocato come voi - ha detto - sono stato sindaco di Catania e da ministro dell'Interno mi sono già occupato del dramma delle migrazioni, che allora riguardavano prevalentemente albanesi che sbarcavano in Puglia e Tunisini diretti a Lampedusa. A Catania, da quando mi sono insediato, è scoppiata un'altra emergenza migranti. E siamo stati lasciati completamente soli nel dare ospitalità a migliaia di persone, con l'Ue quasi completamente assente. Adesso le cose vanno meglio: solo nelle ultime settimane cinque navi, una della marina britannica, una irlandese, una svedese e due italiane, hanno portato a Catania 5000 persone salvandole dalla morte in mare".
A guidare la delegazione Herbert, uno dei più importanti avvocati inglesi, da sempre attivista nel campo dei diritti umani e che si batte contro ogni forma di discriminazione razziale.
"Sono particolarmente colpito - ha detto Herbert - per quello che ci ha raccontato il sindaco Bianco, ossia di come la città si sia spontaneamente mobilitata per far fronte alle esigenze dei migranti. Per questo vostro slancio dovreste essere ringraziati da tutto il mondo. Contemporaneamente però Catania e la Sicilia non possono essere lasciate sole ad affrontare un problema così complesso".
La delegazione ha consegnato al Sindaco una targa con questa motivazione: "Al sindaco, alla città e ai Catanesi per la generosità, per l'umanità e la gentilezza che hanno mostrato nell'assistere e salvare migranti di tutte le nazionalità che si sono rifugiati sulle loro coste. La Sbl e la Aml riconoscono i sacrifici e l'affetto che hanno dimostrato per i loro simili Di tutte le fedi e di tutte le origini. Le vostre azioni e il vostro coraggio sono come un faro di speranza per coloro che hanno così poco e siete un esempio per il resto d'Europa di ciò che può essere raggiunto se un popolo decide di agire per aiutare il prossimo".
La rappresentanza inglese ha poi espresso il desiderio di vedere il monumento funebre in memoria dei migranti nel cimitero di Catania, di cui avevano avuto notizia tramite le televisioni internazionali. Diciassette versi della poesia "Migrante" del nigeriano Wole Soyinka, premio Nobel per la letteratura nel 1986, segnano le diciassette lapidi senza nome, quelle dei migranti di nazionalità eritrea, siriana e nigeriana che nella metà del mese di maggio del 2014 morirono in un naufragio al largo di Lampedusa. La delegazione è stata accompagnata  con un pullman messo a disposizione dall'Amt.