Urbanistica: Di Salvo, "L'Amministrazione ha compiuto importanti scelte condividendole con la città"
L'assessore risponde con una propria nota alla "lettera aperta" di un gruppo di architetti, ribadendo la volontà di proseguire nella politica di urbanistica partecipata finora portata avanti dalla Giunta Bianco
"L'Amministrazione Bianco ha compiuto importanti scelte urbanistiche condividendole con la città".
Così comincia la nota con cui l'assessore all'Urbanistica Salvo Di Salvo ha risposto alla "lettera aperta" dell'arch. De Lutri, rappresentante regionale di In/Arch Sicilia.
"Conosco De Lutri - scrive Di Salvo - come valente professionista, ma la sua lettera contiene alcune critiche che considero immotivate e qualche confusione. De Lutri riconosce che il degrado arriva da lontano e che l'Amministrazione Bianco ha ereditato scelte contraddittorie e strutture difficili da gestire. Nel luogo in cui si è sviluppato l'incendio, per esempio, per anni abbandonato, avevamo già deciso anche con un atto di giunta, di trasferire la struttura all'Accademia di Belle Arti che peraltro ha lavorato con grande merito al decoro cittadino. Poi però elenca in maniera capziosa una serie di attività a suo parere non svolte dall'Amministrazione comunale, ovviamente senza considerare il contesto, a cominciare da situazione economica - lo stato di predissesto lasciatoci in eredità e che durerà altri otto anni - e le resistenze al cambiamento".
"Proprio per evitare quest'ultimo, gravissimo, problema - prosegue l'Assessore nella nota - l'Amministrazione Bianco ha lanciato un sistema di urbanistica partecipata - con la partecipazione attiva di ordini professionali, mondo produttivo, Associazioni ambientaliste, forze sociali - che fino adesso aveva visto proprio in De Lutri un entusiasta estimatore. Prendiamo atto del fatto che ha cambiato idea. Resta il fatto che però De Lutri sa perfettamente come siano stati avviati significativi percorsi di innovazione urbana - dal recupero del centro storico alla riqualificazione del corso dei Martiri con realizzazione del parco al verde, alla conclusione della procedura del Pua e alla riqualificazione di alcuni interventi a Librino, alla stesura del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, all'applicazione delle norme di modifica del Piano Casa all'approvazione del Regolamento Edilizio. Quanto al rapporto tra urbanistica cittadina e infrastrutture, punto centrale delle critiche rivolteci, per De Lutri è, per esempio, 'Inconcepibile lasciare alla sola Autorità portuale il Piano del Porto'. In realtà lo è, nel rispetto dei ruoli istituzionali, anche per l'Amministrazione comunale, che, se il presidente di In/Arch non se ne fosse accorto, con l'Autorità portuale sta lavorando da tempo di concerto, così come fa con la Sac e con tante altre istituzioni. Vogliamo ricordare per esempio che per parlare della pista di Fontanarossa e dell'interramento della ferrovia il sindaco Bianco ha lavorato con gli altri enti in questi due due anni facendo squadra riuscendo, finalmente, a trovare soluzioni adatte come emerso nella recente riunione con il ministro Delrio. Perché quelle riguardanti porto, aereoporto, interporto, metropolitana e ferrovie rappresentano scelte urbanistiche dell'Amministrazione che cambieranno profondamente il volto del territorio. Le infrastrutture infatti sono il nodo centrale per uno sviluppo sostenibile di un'economia che punti su turismo e cultura".
"Ora - scrive ancora Di Salvo - De Lutri vorrebbe far credere che l'Amministrazione non abbia in alcun modo influito sulle scelte e sulla realizzazione della nuova Darsena. Ma gli basterebbe parlare con il Commissario dell'Autorità Portuale per comprendere che sbaglia. E dovrebbe riflettere sul fatto che, senza la Darsena, non si potrebbe delocalizzare l'attività marittima commerciale sulla nuova piattaforma liberando di conseguenza spazi strategici per avviare la trasformazione urbanistica di un Porto finalmente aperto alla città. Insomma, tutte queste sono le sfide che la parte più attenta della città ha colto insieme a noi e segue con attenzione. Duole che l'arch. De Lutri non ne sia a conoscenza, ma noi restiamo a sua disposizione per qualunque delucidazione, certi inoltre che anche dagli architetti dell'In/Arch possano giungere utili consigli".