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22 agosto 2015

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Ufficio Stampa

Caro Direttore,
nei prossimi giorni la Giustizia sportiva deciderà sulla richiesta di condanna nei confronti di Antonino Pulvirenti e del Calcio Catania per i noti fatti della fine dello scorso campionato.
Il procuratore Palazzi, protagonista da tempo di un'azione efficace di pulizia e trasparenza contro gli illeciti nel mondo del calcio, ha proposto una sanzione pesante ma che tutti i Catanesi hanno accolto con rispetto: la retrocessione della società in Lega Pro e una penalizzazione di cinque punti.
È giusto comprendere come calcare ulteriormente la mano con punizioni più gravi, come alcuni stanno chiedendo di fare in queste ore, comporterebbe il rischio di uccidere il calcio nella nostra città, con conseguenze assai gravi per tutto lo sport locale. Ma soprattutto rappresenterebbe un'inutile umiliazione per tutti gli sportivi e tifosi catanesi che si sono indignati di fronte alle gravi colpe ammesse da Pulvirenti, prendendone le distanze in modo inequivocabile e pretendendo di voltare pagina.
L'ex presidente del Catania subirà pesanti e giuste squalifiche - ha già ricevuto il Daspo per 5 - oltre al processo penale conseguenza dell'inchiesta della magistratura.
Anche grazie alla sollecitazione degli sportivi catanesi, Pulvirenti ha già dato avvio alla cessione della società, annunciando che lascerà il mondo del calcio.
Tutti i Catanesi sono consapevoli che è giusto pagare quando si sbaglia. La Città, però, non può essere ancor di più penalizzata, dopo che l'immagine dei successi sportivi di questi anni sono stati purtroppo macchiati dagli illeciti di poche persone compiuti in questi ultimi mesi.
Si tratta della stessa Catania che ha dato i natali a esempi di sportivi limpidi e cristallini. Solo per citarne alcuni Angelo Arcidiacono, Pietro Anastasi, Angelo D'Arrigo, Andrea Lo Cicero, Carmelo Pittera, Giusi Malato, Giovanni Ricciardi, fino alla splendida schermitrice Rossella Fiamingo, vincitrice della medaglia d'oro mondiale poche settimane fa. Come non citare, infine, l'indimenticabile Candido Cannavò, vostro direttore per tanti anni e indiscusso custode della magia dello sport.
Anche in omaggio a questi straordinari sportivi Catania merita l'occasione per rialzarsi subito.
Ecco perché le invio queste parole. Per chiedere che sia fatta giustizia, ma con equità nei confronti di Catania.
Enzo Bianco
Sindaco di Catania