"La Sicilia e Catania vantano una cultura agroalimentare millenaria e d'eccellenza e nel processo mondiale avviato qui a Milano non potevano certo recitare una parte secondaria".
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, parlando con i giornalisti nel corso della cerimonia per la Giornata mondiale dell'alimentazione svoltasi nell'auditorium Expo di Milano alla presenza del segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ieri 113 sindaci di tutto il mondo avevano firmato il Patto internazionale per rendere il sistema alimentare delle aree urbane più equo e sostenibile, documento sottoscritto anche da sette città italiane, tra cui Catania. Il "Milan Urban Food Policy Pact" parte dal presupposto che oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle città e che queste hanno dunque un ruolo strategico nello sviluppo di sistemi alimentari sostenibili e nella promozione di una dieta sana.
"Il benessere nelle nostre città - ha detto Bianco - è strettamente legato al processo di globalizzazione che il mondo sta vivendo. D'altra parte però tutti si rendono conto di come i problemi vanno risolti in sede locale prima ancora che in sede nazionale. Non a caso Papa Francesco ha riunito in Vaticano per parlare di ambiente, sviluppo e migrazioni, proprio i Sindaci del mondo. Questo processo che parte dal basso coinvolge prima di tutto l'alimentazione e in questo la mia terra può rappresentare una grande risorsa per tutto il mondo".
"La giornata di oggi - ha aggiunto il sindaco di Catania, che ieri, come capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni Ue di Bruxelles aveva presieduto un seminario di preparazione alla firma del documento - è stata indimenticabile. E questo sia per le intense emozioni indotte dagli autorevoli discorsi che si sono succeduti, sia perché è stato coronato il lavoro intenso di due giorni che porterà a un definitivo salto di qualità nella lotta alla fame e per la sostenibilità alimentare e ambientale. Tutti i sindaci che hanno firmato il documento si sono detti pronti a fare la propria parte e l'Anci sarà in prima fila insieme a tutti i Comuni, le città e i territori italiani".
Il documento è il frutto del confronto tra le 113 città partecipanti e del lavoro di un gruppo di esperti sulle politiche e le buone pratiche in materia di sicurezza e sostenibilità alimentare nel contesto urbano. L'obiettivo è quello di giungere a offrire cibo sano e a prezzi accessibili a tutti in un quadro basato sui Diritti umani, minimizzando gli sprechi e conservando le biodiversità. Le città possono selezionare, adattare opzioni di gruppo in linee guida come necessario per soddisfare le loro situazioni particolari.