Alla vigilia delle festività natalizie, esattamente il 22 dicembre alle ore 14.54, è arrivata alla segreteria del Sindaco una richiesta via email di accesso agli atti relativo a spese istituzionali del primo cittadino. In tale richiesta si fa riferimento ad una precedente nota del 29 ottobre mai ricevuta dai nostri uffici, a firma della senatrice Catalfo e dell'onorevole Grillo del Movimento 5 Stelle, indirizzata al sindaco. In tale nota però non risulta nè la data nè il protocollo.
Nonostante l'evidente disguido nell'invio della prima richiesta, che siamo certi nessuno vorrà strumentalizzare, i nostri uffici hanno subito iniziato a lavorare sulla seconda nota già il 23 dicembre, per assemblare i documenti richiesti e inviarli per i primi giorni della settimana prossima, subito dopo le festività di Natale e Santo Stefano.
La battaglia sulla trasparenza che il M5S persegue è giusta e condivisibile. Rendere note le spese istituzionali del sindaco è infatti un dovere e un'informazione utile ai cittadini, tanto da essere pienamente visibili sul sito istituzionale del comune, nel quale vengono inseriti 30.000 provvedimenti ogni anno ed ha sempre superato i controlli dell'Anac.
I dettagli delle spese richieste saranno dunque resi noti già lunedì, con rapidità come sempre fatto. Ma parlando di spese, piuttosto che supporre con malizia e a volte con pregiudizi, basterebbe solo dire che il Sindaco non ha mai neanche voluto la carta di credito del Comune e non ha mai speso i soldi pubblici per un pranzo durante i viaggi istituzionali. A fronte di un centinaio di missioni non ha mai avuto il pernottamento a parte in quattro occasioni (una nel 2013, due nel 2014 e una nel 2015, per una spesa di 86, 150, 150 e 90 euro). Molte missioni peraltro sono relative al ruolo di presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, e a Bruxelles, di capo della Delegazione italiana al Comitato delle Regioni dell'Ue e quindi molte trasferte sono a carico dell'Associazione dei Comuni e del Cdr europeo. In molte altre occasioni il Sindaco ha provveduto personalmente, anche per il biglietto aereo, come per l'ultima trasferta a Londra dove, rappresentando la città, ha partecipato a due importati dibattiti sui migranti a Westminster e alla Camera dei Comuni pagando personalmente albergo, viaggio aereo e vitto.
Per le spese dei viaggi istituzionali a Roma, necessari per difendere gli interessi della città, vengono utilizzati carnet per i biglietti aerei che consentono di risparmiare molto: 111 euro a tratta a fronte del prezzo pieno con le inaccettabili tariffe delle compagnie aeree che arrivano in a 400 euro.
Queste sono le spese del Sindaco e soprattutto i risparmi che l'amministrazione comunale ha fortemente voluto. Accanto alla necessaria trasparenza, anche nei dettagli, la verità dei fatti è altrettanto necessaria.