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14 aprile 2010

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Ufficio Stampa
Il convegno “Azioni e strumenti per la sostenibilità ambientale “, che si svolgerà a Catania  a palazzo Platamone il  15 aprile prossimo, è’ stato presentato dall’assessore all’Ambiente Domenico Mignemi e dal capo area Ecologia Valerio Ferlito. L’obiettivo è quello di orientare le decisioni dei comuni ad un modello di sviluppo sostenibile, implementando gli strumenti di monitoraggio degli interventi in campo ambientale per la condivisione dei dati con uno scambio di informazioni  tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nelle attività di analisi e di valutazione ambientale. A promuovere l’iniziativa sono il ministero per l’ambiente, l’Anci e il comune di Catania che organizza anche l’evento.
“L’iniziativa – spiega l’assessore Domenico Mignemi – è una sintesi delle attività e dei risultati conseguiti con le precedenti esperienze quali il progetto Monitor e Piccoli Comuni. Si tratta di un’ occasione di scambio sulle opportunità offerte dai nuovi progetti con l’intento di fornire un contributo efficace allo sviluppo sostenibile del territorio ed in particolare alla problematica del traffico, per migliorare la mobilità veicolare e quindi per una diminuzione dell’inquinamento atmosferico”  . 
Il comune di Catania , promuove la sperimentazione del progetto” Monitor”, sostenuto dal Ministero dell’Ambiente  e dall’Anci e realizzato da Ancitel, sulla base delle esperienze e dei risultati già conseguiti nell’ambito dei progetti “Monitor 1” ed “Ambiente in comune” e prevede il monitoraggio degli interventi in campo ambientale effettuati da altri comuni. 
“Si tratta – sottolinea Valerio Ferlito – di un studio che permetterà di ottimizzare gli strumenti di monitoraggio ambientale, facilitare la condivisione dei dati e far circolare lo scambio di informazioni disponibili tra gli attori pubblici coinvolti in attività di analisi  e valutazione ambientale”.
Tutto nasce da una scelta strategica del Ministero dell’Ambiente volta a facilitare la mobilità sostenibile e quindi finanziare progetti mirati proprio a condurre, con maggiore risorse, la battaglia al traffico nelle grandi città. Il comune di Catania, su finanziamento del Ministero dell’ambiente promuove la sperimentazione del progetto Monitor nell’ambito dell’area metropolitana di Catania. L’area metropolitana catanese è  costituita da un sistema di 27 comuni, gli scambi e la mobilità sono incentrati sulla città di Catania e sui centri di Acireale a nord e Paternò a ovest. La città di Catania ha una popolazione residente di circa 300 mila cittadini, tutto l’insieme degli altri comuni della cintura hanno un numero di residenti di circa 450 mila  abitanti.
“Come in tutti i grandi comuni -continua l’assessore Domenico Mignemi - la popolazione diminuisce nel capoluogo ed aumenta nei comuni confinanti per effetto della trasmigrazione degli ultimi anni,  determinando conseguentemente un aumento della mobilità all’interno dell’area metropolitana e quindi una crescente domanda di trasporti nell’hinterland e nel centro urbano”. 
Verificare gli spostamenti veicolari ed effettuare le sperimentazioni costituiscono un costo finanziario notevole per gli stessi comuni che devono effettuarli.  
“Grazie a questo finanziamento – spiega l’assessore Mignemi –si potranno effettuare le sperimentazioni a costi sopportabili”.
L’attività di monitoraggio sarà effettuata da personale, preventivamente formato, con  iniziative di sensibilizzazione e comunicazione, anche via web. E’ prevista anche  l’assistenza tecnica finalizzata ad un completo coinvolgimento delle amministrazioni locali e la pubblicazione nell’apposito Sistema Informativo territoriale , messo gratuitamente a disposizione da Ancitel.
 “Per quanto riguarda Catania - conclude l’Assessore Domenico Mignemi – è indubbio che la lotta al traffico passa attraverso  azioni di miglioramento della viabilità urbana, come ad esempio l’attivazione dei parcheggi scambiatori, la sosta a pagamento con tariffe differenziate, come già accade in altre realtà metropolitane, le piste ciclabili, l’uso di bici e scooter elettrici, l’ampliamento delle zone a traffico limitato che permettano agli autobus di circolare più velocemente e quindi aumentare la velocità commerciale,  ed altre misure ulteriore che i nostri tecnici stanno studiando”. 
  
  
  
 Fonte: Ufficio Stampa