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31 marzo 2014

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Ufficio Stampa

“Un interessantissimo confronto fra tre città che, da nord a sud, possono proporsi come capitali del turismo culturale".
Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha definito l'incontro dal titolo “Città in scena: il turismo culturale nella competizione internazionale” moderato nel Teatro Paisiello di Lecce da Monica Maggioni, direttore di RaiNews24, e al quale hanno partecipato anche i primi cittadini di Lecce, Paolo Perrone, e di Verona, Flavio Tosi. Un confronto tra diversi modelli culturali ma anche politici – dal leghista Tosi, a Perrone, espressione del centrodestra, a Bianco che guida una giunta di centrosinistra - alle prese con la sfida dell'industria turistica globalizzata.
Bianco ha parlato di quello culturale come di un turismo per così dire pregiato, non legato alle stagioni e di grande impatto economico, che muove persone in cerca di bellezza. Ma ha sottolineato anche come l'Italia sia precipitata nella classifica tra le mete preferite nel mondo e sia sesta in Europa a fronte del primato assoluto di trent’anni fa, “quando il Bel Paese era in cima ai desideri dei viaggiatori”. E questo nonostante l'Italia sia attualmente la nazione che possiede il maggior numero di Siti patrimonio dell'Umanità. Con la Sicilia che è la regione con la maggior concentrazione di beni inseriti nella World Heritage List.
Bianco ha parlato, trovando consensi nei colleghi sindaci, della necessità, in mancanza di politiche di attrazione, "di fare rete in tutti i modi". Ha illustrato l'esperienza della rete siciliana dei Comuni Unesco e del Distretto del Sud est, un'area vasta in un comprensorio di grande infrastrutturazione, con due aeroporti e quattro porti. Ha poi ricordato come Catania e Lecce facciano parte del medesimo progetto Smart Cities per la fruizione anche digitale dei Beni culturali al quale sta lavorando il Cnr. E ha lanciato a Tosi la proposta di organizzare scambi culturali, per esempio organizzando spettacoli del Teatro Massimo Bellini nell'Arena di Verona.
“Ma tutto questo – ha detto Bianco, mentre venivano proiettate delle splendide foto di Catania firmate da Fabrizio Villa – potrebbe non bastare se i siti web che promuovono i nostri prodotti non sono in più lingue, come i menù dei ristoranti. E dobbiamo considerare che i viaggiatori arabi, cinesi e russi sono una parte sempre più consistente dei circa 20 miliardi di turisti mondiali”.
“Il confronto - ha concluso il sindaco di Catania - ha rappresentato un’occasione per scambiarci esperienze e progettualità. Per attirare il turismo culturale bisogna essere preparati, saper offrire servizi qualificati e innovativi. Ma anche innalzare quella qualità della vita che rappresenta un valore anche per i residenti: sicurezza, trasporti efficienti, ordine e pulizia devono essere i nostri obiettivi primari”.