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27 settembre 2014

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Ufficio Stampa

 "Subito le aree metropolitane in Sicilia. L'Ars recepisca la legge Delrio"
Forte appello del Sindaco Bianco al convegno su "La costruzione della cittá metropolitana di Catania", insieme al ministro Lanzetta che sta visitando le città metropolitane in Italia, Catania la prima tappa siciliana"
 

Intensa giornata catanese per il ministro Maria Carmela Lanzetta, responsabile per gli Affari regionali e le Autonomie, in città su invito del sindaco Enzo Bianco. Prima del suo impegno principale, un convegno a palazzo Platamone, l'esponente del governo è stata ricevuta a palazzo degli Elefanti dal primo cittadino. All’uscita dal Municipio, il ministro Lanzetta e Bianco si sono intrattenuti cordialmente, a piazza Duomo, con alcune scolaresche che, alla presenza del vicesindaco Marco Consoli, della presidente del consiglio comunale Francesca Raciti e dell’assessore alla scuola Valentina Scialfa, partecipavano ad un progetto ambientale lanciato da Legambiente.         
La Lanzetta e Bianco hanno quindi raggiunto palazzo della Cultura per il convegno “La costruzione della Città metropolitana di Catania”, dove erano, tra gli altri, presenti il prefetto di Catania Maria Guia Federico, il commissario della Provincia Regionale Giuseppe Romano, numeros sindaci della provincia tra cui Giovanni Barbagallo (Trecastagni), Carmelo Galati (S.Agata Li Battiati), Mimmo Rapisarda (Gravina), Giuseppe Bandieramonte (S.Pietro Clarenza), Cosimo Marotta (Raddusa), Nino Borzì (Nicolosi), Giuseppe Fucile (Militello), Marco Aurelio Sinatra (Vizzini), l'assessore Stefano Maiorana (Ragusa), numerosi assessori e consiglieri comunali.
 “Facciamo presto, la Sicilia non può permettersi di perder tempo. Nelle altre regioni, le città metropolitane del Paese stanno facendo partire una della più grandi riforme della vita del Paese, consentendo alle grandi città di essere competitive. La Sicilia, antesignana con l’intuizione della nascita delle città Metropolitane, rischia oggi di essere bloccata se l’Assemblea regionale non produrrà una norma che consente la realizzazione di queste realtà. Lancio un appello a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione perché venga prodotta una norma di recepimento, con un articolo unico,  della legge Delrio, ovviamente tra qualche tempo suscettibile anche di miglioramenti. Ma intanto si parta e facciamo in modo che le nostre tre più grandi realtà siano governate in modo moderno e adeguato, come accade nel resto del Paese”.
Il sindaco ha annunciato un'iniziativa per condividere insieme altri sindaci siciliani l'appello per creare anche nella nostra regione le città metropolitane in linea con la legge nazionale. E’ con questo appello di Bianco che si sono aperti i lavori del Convegno che ha posto in evidenza il lavoro di supporto e le best practice poste in atto dal Ministero per le Autonomie che “ accompagna” in questo cammino di innovazione le realtà metropolitane. Il ministro ha iniziato da alcuni mesi il suo tour nelle varie città metropolitane italiane e il sindaco l'ha ringraziata per l'atto dal forte valore simbolico: una visita a Catania, prima città in Sicilia, nonostante la norma sulle città metropolitane debba essere completata dalla Regione.
Torino, Bologna, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Napoli, Roma, Bari e Reggio Calabria sono le realtà nazionali, di regioni a statuto ordinario, dove grazie alla Legge Delrio, si entrerà nella fase operativa della riforma, dall’8 al 12 d’ottobre, con le elezioni dei Consigli metropolitani. Anche Cagliari e Trieste appartenenti a Regioni a statuto speciale opereranno la Riforma.  “Le città devono essere il luogo della rinascita economica, sociale e culturale italiana - ha detto la Lanzetta -  più vicine ai bisogni dei cittadini, dove possono svilupparsi nuovi modelli di crescita con sistemi di trasporto e di welfare moderni e sostenibili”. “La riforma – ha continuato il Ministro- supera il sistema piramidale di amministrazione del territorio per costruire una vera e propria democrazia orizzontale. Una rete di “aree vaste” sostituisce l’attuale sistema delle Province disegnando realtà governate da un’assemblea di sindaci, senza costi politici. Proprio come in tutti i paesi avanzati, le città metropolitane saranno responsabili su questioni come lo sviluppo urbano strategico, economico e sociale, sistemi di mobilità, gestione integrata di infrastrutture, servizi e reti di comunicazione. Basta ascoltare questo breve elenco per capire la grande opportunità di sviluppo che possono rappresentare le nuove realtà istituzionali delle città metropolitane”.
“ Si deve superare – ha detto Bianco- questa impasse in cui ci troviamo. Le realtà di Palermo, Catania e Messina devono essere avviate, anche allineando con il territorio della Provincia con la città Metropolitana, così come è stato fatto con la legge nazionale. Catania sarebbe la settima città metropolitana d’Italia con una capacità propulsiva e attrattiva eccezionale. Non possiamo davvero rischiare di perdere questa opportunità”
Dal canto suo il ministro Lanzetta ha dato la sua disponibilità ” in questo cammino di cambiamento che avete intrapreso,  nel rispetto della storia e dell’autonomia politica e amministrativa della vostra Regione. E’ massima la nostra disponibilità all’ascolto e al confronto da parte del Governo nazionale. Noi siamo pronti a dare tutto il sostegno necessario”.
I lavori del convegno sono proseguiti con gli interventi di Benedetto Rosso del Gabinetto dell’Assessore  Regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, di Giovanni Vetritto dirigente generale del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie e coordinatore dell'Ufficio Attività internazionale e cooperazione interistituzionale e di  Arturo Siniscalchi, direttore Area Politiche Settoriali di Formez P.A.
La visita del Ministro Lanzetta si poi conclusa nel primo pomeriggio, a palazzo degli Elefanti, con la firma nel “Libro d’Onore”.