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22 novembre 2014

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Ufficio Stampa

“Un’ottima occasione per trovare un metodo corretto per quel che riguarda le tematiche del turismo”.

Così il sindaco di Catania Enzo Bianco ha definito l’incontro, nella Sala giunta di Palazzo degli Elefanti, con l’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi, mutato in una riunione operativa sulle questioni relative al comparto al quale hanno partecipato gli assessori comunali alla Cultura e Turismo e allo Sport, Orazio Licandro e Valentina Scialfa e gli operatori del comparto. Tra questi Ornella Laneri, rappresentante della Federazione Albergatori-Confindustria, Salvatore Bonura e Gaetano Mancini, rispettivamente presidente e ad dell’Aeroporto di Catania, Mario Bevacqua, già presidente internazionale degli Agenti viaggio, Filiberto Manno, presidente regionale della Fiavet. Erano presenti inoltre il capo di Gabinetto Massimo Rosso, il consulente del sindaco per i rapporti istituzionali Francesco Marano, il responsabile del marketing territoriale Livio Gigliuto, direttore e vicedirettore del Cunes Catania, Giuseppe Idonea e Paolo Patanè,

Bianco ha parlato della situazione di Catania “ancora troppo legata solo alla mentalità commerciale e imprenditoriale che deve acquisire un completa coscienza turistica". Un vero peccato perché la sua posizione geografia, il suo patrimonio storico e architettonico, sono assolutamente strategici e di altissimo valore. "Occorre fare squadra per uno sviluppo vero della nostra terra, come abbiamo fatto con il Distretto Sud-Est Sicilia e con il coordinamento delle città Unesco.

L’assessore Li Calzi ha sottolineato come il turismo sia il comparto siciliano meno in crisi anche se “purtroppo non riesce a esprimere ancora tutte le sue enormi possibilità”. Bisogna assolutamente cambiare metodo. Non servono, secondo l’assessore, cabine di regia e tavoli tecnici, ma bisogna attivare reti sinergiche. Se non c’è un programma preciso, però, non si potrà mai fare niente.

Cleo Li Calzi ha concordato con il sindaco Bianco sul fatto che incontri di questo genere devono essere funzionali all’attivazione di un metodo nuovo “con il quale si può fare veramente sviluppo”.

Gli assessori Licandro e Scialfa hanno sottolineato come Catania stia seguendo un metodo ben preciso per valorizzare le proprie risorse, siano esse storiche e architettoniche oppure sportive, attraverso la creazione di un parco progetti. Sugli impianti sportivi il sindaco Bianco che ha precisato come Catania sia all’avanguardia nazionale ma che purtroppo, anche a causa di tanti anni di abbandono, oggi ci siano difficoltà per la loro manutenzione. Sono poi intervenuti tutti i presenti, manifestando problemi e progetti, legati al proprio settore d’appartenenza.

L’assessore Li Calzi, insieme con l’assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso, ha poi incontrato nel Teatro Massimo Bellini il Sindaco e gli altri componenti del Cda – il vicepresidente Harald Bonura, Filippo Cosentino e Giuseppe Calanna –, la sovrintendente Rita Cinquegrana e il direttore artistico Xu Zhong. Si è discusso delle prospettive dei teatri lirici in Sicilia e della specificità di quello di Catania. La Regione si è impegnata a dare certezze sui fondi da assegnare al Bellini, che ha la necessità assoluta di stilare una programmazione di lungo periodo che possa diventare volano anche per lo sviluppo turistico del Distretto del Sud est. Si è parlato anche dell’impiego di siti esterni ai teatri, ad esempio quelli archeologici, a cominciare dal teatro greco di Catania, per la realizzazione di spettacoli lirici. E si è parlato di dar vita a coproduzioni, innanzitutto tra enti siciliani ma anche con altre istituzioni nazionali e internazionali.

Si è poi svolto un incontro con gli esponenti di tutte le sigle sindacali presenti in Teatro. Sono state affrontate le tematiche relative al Lavoro e alle difficoltà che il Bellini sta attraversando in particolare con gli stagionali. Gli assessori hanno assicurato il massimo impegno ed è stato stabilito di avviare un’interlocuzione tecnica tra gli uffici del Teatro e quelli della Regione per sciogliere i nodi della questione.