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25 febbraio 2017

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Ufficio Stampa

"Catania rende oggi omaggio a un Questore che ha saputo servire non soltanto la Repubblica ma anche la nostra comunità".
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco consegnando, nel corso di una breve cerimonia svoltasi nella Sala Giunta del Municipio, l'elefantino d'argento a Marcello Cardona, destinato alla prestigiosa sede di Milano dopo esser stato questore di Catania dal gennaio del 2014. All'incontro erano presenti tra gli altri gli assessori Valentina Scialfa, Salvatore Andò, Luigi Bosco, Salvo Di Salvo, Nuccio Lombardo e Angelo Villari, il capo di Gabinetto Beppe Spampinato, la direttore generale Antonella Liotta, il consulente per i rapporti istituzionali Francesco Marano e, per la Questura c'erano diversi funzionari a partire dal Vicequestore Vicario Serafina Fascina e dal Capo di Gabinetto Salvatore Fazzino.
"Catania - ha esordito il sindaco Bianco - oggi saluta un grande questore che in due anni, che sono volati via, ha saputo conferire al suo delicatissimo impegno particolari qualità che sono sotto gli occhi di tutti, unite alla capacità di creare un clima di forte collaborazione senza mai il minimo fraintendimento. Catania ha avuto la fortuna di avere un questore che ha saputo dare fiducia, entusiasmo, orgoglio della propria uniforme alla Polizia di Stato. Ha fatto molto per questa città in una fase delicata per molti motivi: dalla questione dei migranti alla lotta alla criminalità organizzata. Si sono visti risultati eccezionali. Voglio sottolineare la presenza della Polizia di Stato, ma anche delle altre Forze di Polizia, la garanzia della sicurezza quotidiana che per noi sindaci è altrettanto importante. A Catania è passato il principio che le regole vanno rispettate e questo significa che se la città debba essere una giungla o un giardino lo scelgono i cittadini".
"Oggi - ha continuato il Sindaco - Catania sta crescendo in maniera notevole anche grazie al lavoro di squadra che si sta facendo. Tutto questo è possibile anche grazie alla maggiore capacità di saper fare rispettare le regole. Grazie a Marcello Cardona la città ha fatto dei giganteschi passi in avanti e, con la Magistratura, le Forze dell'Ordine, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e anche i Vigili urbani, hanno dato maggiore serenità ai nostri concittadini. Adesso avremo nuovi strumenti grazie al Governo ma anche alla mia azione come Presidente dell'Assemblea Nazionale dell'Anci basata sulla mia esperienza di Ministro dell'Interno per contrastare l'abusivismo commerciale e dei posteggiatori ma anche quelli che lordano la città".
"Catania - ha concluso Enzo Bianco - è un ottimo trampolino di lancio, un servitore dello Stato che qui lavora bene, come è già accaduto nel passato per altri, viene spesso scelto per incarichi e sedi tra i più importanti e prestigiosi del Paese. Il Questore Cardona ha capito perfettamente quale sia il senso di questa Catania attiva e operosa. Ha capito che dobbiamo essere aiutati non soltanto nel contrasto della criminalità di stampo mafioso ma anche per affermare il principio della legalità nella vita di tutti i giorni. Ecco perché chiedo ai cittadini di darci una mano: Catania è una città bellissima, aiutateci a renderla ogni giorno più vivibile".
"Sono stati due anni intensi - ha detto a sua volta Marcello Cardona -. Catania lascia dentro qualcosa di incredibile. Essere qui non è stata solo un'esperienza professionale ma anche umana importante. Da uomo del Sud non avevo mai avuto un incarico lungo al Sud e qui ho potuto meglio dare il mio contributo. Il Mezzogiorno deve essere amato, capito e compreso perché è un enorme bacino di potenziale sviluppo. Invito i suoi abitanti ad amare questa città straordinaria, a rispettarla e a darsi da fare, ciascuno per la propria parte, lavorando per lei".
"A Catania abbiamo iniziato un lavoro forte - ha aggiunto il Questore - per garantire la gente portando il concetto di sicurezza al centro della nostra azione. Voglio sottolineare la grande collaborazione con il Sindaco Bianco, con l'amministrazione, con il Corpo di Polizia Municipale. Abbiamo attenzionato la sicurezza generale della città anche attraverso la prevenzione antiterrorismo senza però tralasciare le periferie. A Librino, grazie al Comune, c'è stato un piccolo miracolo che ci ha fatto avere in soli 18 mesi una sede operativa straordinaria che ha consentito di essere presenti in un territorio difficile che prima era del tutto abbandonato. La questione degli immobili mi vede orientato a destinare il denaro dei fitti non ai privati ma agli enti pubblici che poi lo possano utilizzare nella loro azione quotidiana. Niente contro i privati ma abbiamo doveri da rispettare. Il sindaco Bianco ha svolto un ruolo assai positivo comprendendo in pieno questo concetto. Questa città ha fatto vedere giorno dopo giorno la sua incredibile crescita seppur tra grandi difficoltà. Noi come Polizia di Stato - ha concluso - abbiamo cercato di lottare contro il vero malaffare. Concludo esortando di continuare a lottare per il bene di questa splendida città dove ho vissuto un'esperienza straordinaria che mi lascia tantissimi amici e che Catania rimarrà sempre nel mio cuore".