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15 dicembre 2017

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Ufficio Stampa

Favorire l'affermazione della filosofia green city nell’ambito dei processi di  trasformazione urbana attraverso il dialogo e il confronto tra esperti del settore, progettisti, pianificatori, sviluppatori, decision-maker.  Questo l'obiettivo del convegno “Catania Green, verdi alternative per la città” che si è svolto nell'auditorium Libero Grassi di Palazzo dei Chierici, promosso e organizzato dal Comune di Catania con la direzione Politiche per l'Ambiente e il servizio Tutela e gestione del verde pubblico. Hanno partecipato all'incontro anche il sindaco Enzo Bianco e gli assessori all'Ambiente, Rosario D'Agata, e all'Urbanistica, Salvo Di Salvo.
Al tavolo dei relatori, moderati da Salvo Fallica, si sono alternati professionisti di fama nazionale e internazionale quali Rosario Rosano, delegato regionale dell'associazione italiana direttori tecnici pubblici giardini, Francesco Ferrini, docente del dipartimento di Scienze delle produzioni agroalimentari e dell'Ambiente dell'Università di Firenze, Gianluigi Pirrera, vice presidente dell'associazione italiana per l'ingegneria naturalistica,  il paesaggista Henri Bava, di Agence Ter Parigi. Sono intervenuti inoltre i dirigenti comunali Lara Riguccio (Tutela del verde) e Biagio Bisignani (Urbanistica). Tra i temi trattati: la gestione sostenibile del verde urbano, le alberature urbane come infrastrutture verdi, le soluzioni per il rischio idraulico urbano, la città verde, le strategie di sviluppo per la città di Catania.
“Il verde in città - ha detto il sindaco Bianco -  può diventare un fattore di cambiamento sociale e favorire il senso di comunità. Così è avvenuto con i primi orti urbani a Librino, ai quali presto se ne aggiungeranno degli altri per un'estensione di 45 ettari che farà di Catania una città all'avanguardia in Europa. L'inversione di tendenza, rispetto ai processi di urbanizzazione degli anni passati, è iniziata e anche il progetto di corso Martiri della Libertà, che nei giorni scorsi ha aperto il primo cantiere, va in questa direzione: il verde è  un elemento prioritario per lo sviluppo sostenibile della nostra città”.
“Il convegno – ha sottolineato l'assessore D'Agata - mira a creare una forte sinergia tra l'ente pubblico e le varie realtà che si occupano del miglioramento delle condizioni del nostro territorio, soprattutto con riferimento al verde. Occorre valorizzare i nostri tesori del verde, che vanno dalla villa Bellini al parco Gioeni, al boschetto della Plaia, e creare anche le condizioni per nuove aree verdi lavorando in sinergia con  associazioni, ordini professionali, università, sovrintendenza”.
Di sinergia ha parlato anche l'assessore Di Salvo, ritenendola “condizione necessaria a  favorire la visione strategica di un modello di città che, come previsto anche dal regolamento edilizio, guardi alla sostenibilità e faccia del verde l'essenza principale del suo nuovo volto”.
Lara Riguccio ha spiegato nel dettaglio il progetto “green catania” che, in linea anche con la convenzione europea del paesaggio, “si propone, fra l'altro, di  creare un sistema verde capace di mettere in rete tutte le aree verdi esistenti e di progetto e le aree naturalistiche esterne alla città, attraverso lineari di fruizione e reti ciclo-pedonabili”.  Ma anche di incentivare le infrastrutture verdi quale elemento qualificante del contesto urbano, di  progettare per svolgere servizi ecosistemici come l'assorbimento della CO2 e degli inquinanti atmosferici, la termoregolazione per ridurre le isole di calore, il miglioramento della risposta idrogeologica dei suoli, la depurazione delle acque.  Un approccio integrato al tema del verde urbano che ne esprima la dimensione trasversale rispetto alle complesse tematiche ambientali, sociali ed economiche che insieme tessono quell’importante obiettivo politico e culturale che è la sostenibilità urbana.
Durante il convegno sono stati esposti i progetti sul tema “Rain garden” degli studenti del corso di laurea magistrale di “Salvaguardia del territorio, dell'ambiente e del paesaggio” dell'Università di Catania.