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24 luglio 2020

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Ufficio Stampa

La Prefettura di Catania ha notificato al segretario generale del Comune di Catania il decreto di sospensione per 18 mesi del sindaco Salvo Pogliese, a causa della sentenza del tribunale di Palermo che lo ha condannato per il reato di peculato alla pena di 4 anni e 3 mesi.

L’esercizio delle funzioni di primo cittadino, pertanto, ai sensi della legge vigente, vengono temporaneamente affidate al vice sindaco Roberto Bonaccorsi.


 

In riferimento alla sentenza in questione, il sindaco Salvo Pogliese, ieri 23 luglio, aveva diffuso la seguente nota:


 

Non posso nascondere enorme amarezza e grande delusione per una sentenza che trovo assolutamente ingiusta. Ma da uomo delle istituzioni la devo accettare e rispettare. Nella mia vita mi sono sempre comportato da persona perbene e onesta interpretando i ruoli, che i catanesi e i siciliani mi hanno affidato, con grande generosità, passione e infinito amore per la mia terra e per la mia Catania a cui sono visceralmente legato. Lo stesso amore che due anni fa' mi ha portato a lasciare un prestigioso ruolo al parlamento europeo per servire la mia città (in dissesto e con 1,58 mld di euro di debiti ereditati ), con una contestuale decurtazione della mia indennità dell'80% e rinunziando alle tutele giuridiche che quel ruolo mi avrebbe garantito. L'ho fatto perché sono assolutamente certo della mia correttezza etica e morale. Ho affrontato il processo con grande dignità, con documenti alla mano, e con decine di testimoni che hanno puntualmente confermato la correttezza del mio operato e l'assoluta "unicità" di chi ha anticipato ingenti risorse personali per pagare gli stipendi e il tfr dei dipendenti del proprio gruppo parlamentare e le spese di funzionamento, cosa mai accaduta all'Ars e in qualsiasi altro parlamento. Prendo atto con grande delusione che ciò non è bastato a convincere chi doveva giudicarmi. Auspico che l'appello a questa ingiusta sentenza sia quanto prima, affinché possa finalmente trionfare la giustizia e si possa dare la giusta rivincita a chi da oltre trent'anni, insieme a tanti amici e simpatizzanti, è stato sempre in prima linea per i valori dell'etica e della morale pubblica”.