Ultima revisione:

30 novembre 2020

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Ufficio Stampa
urbani

 

Nel fine settimana la Polizia Municipale ha effettuato nuovi servizi di controllo ad ampio raggio al fine di verificare il rispetto della normativa sul contenimento del COVID-19 e delle regole commerciali dettate per la salute dei consumatori. Gli ispettori della Polizia Commerciale, nello svolgimento di un ordinario servizio di controllo sulle aree pubbliche, hanno notato un sospetto assembramento nei pressi di un immobile in Via Rasà e, per questo motivo, hanno avviato un accertamento, a cui è emerso che  nel locale si stava svolgendo un'attività di gioco e scommesse, vietata dalla normativa vigente, che ha determinato la chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni e la verbalizzazione sia del titolare, per l’omessa chiusura, sia  degli avventori per avere formato un assembramento. Nel prosieguo dell’attività di controllo del territorio, le pattuglie della Polizia Commerciale hanno sottoposto a verifica un venditore ambulante di prodotti ortofrutticoli in Via VI Aprile, il quale, oltre a risultare privo di requisiti professionali, di autorizzazione alla vendita e di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, stava effettuando la propria attività senza indossare la mascherina protettiva. Per tali motivi l’ambulante, oltre ad essere stato sanzionato con una multa di 400,00 euro per violazione della normativa sul COVID-19, è stato verbalizzato con applicazione di sanzioni per l’importo complessivo di 3.400,00 euro e con il sequestro di tutta la merce esposta in vendita, devoluta successivamente in beneficenza. E ancora, in Piazza Giovanni XIII è stato effettuato un controllo nei confronti di un acese, venditore ambulante di piante e fiori che, pur in possesso di autorizzazione in forma itinerante rilasciata dal Comune di Acireale, aveva occupato abusivamente il suolo pubblico ed era sprovvisto del nulla osta alla vendita da parte del Comune di Catania. Per questo motivo è stato verbalizzato con una sanzione amministrativa pari a 481,00 euro con il sequestro di tutta la merce posta sul suolo pubblico (anch’essa devoluta in beneficenza), alla quale è stata aggiunta la sanzione di 400,00 euro per aver violato la normativa sul COVID-19, in relazione al divieto di spostamento dal proprio Comune di residenza senza valido motivo.