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15 giugno 2022

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Ufficio Stampa


Un drammatico appello alla donazione di sangue rivolto a tutta la città di Catania, realtà tra le più a rischio carenza,  ha contrassegnato l'incontro che il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione, ha accolto nell'aula consiliare di Palazzo degli Elefanti in occasione della giornata mondiale del donatore di sangue.
Sono intervenuti i responsabili delle principali istituzioni sanitarie e associazioni impegnate sul territorio, con in testa  il direttore del Centro regionale sangue, Giacomo Scalzo, a  Catania proprio per la gravità dell'emergenza, e i presidenti delle quattro sigle regionali del volontariato del sangue raggruppate da Civis (coordinamento interassociativo volontari italiani sangue):  la Fidas, con il presidente Salvatore Caruso, l'Avis, la Fratres e la Croce rossa italiana,  rappresentate rispettivamente da Francesco Malerba, Palmina Liliana Dipasquale e Alessandra Bellavia.
Presenti i referenti delle strutture di riferimento di Arnas Garibaldi,  Cannizzaro, Policlinico VE, dirette da Santi Sciacca, Mario Lombardo, Sebastiano Costanzo, e dell'ordine dei medici, presieduto da La Mantia,  il consulente del tavolo tecnico Crs, Domenico Alfonzo.
“Ringrazio tutti voi da parte del consiglio comunale – ha detto il presidente Castiglione - per la vostra incessante ed encomiabile attività, e spero che questa giornata di sensibilizzazione possa contribuire ad accrescere l'attenzione delle istituzioni verso tutto  il settore, a partire dal volontariato, e ad aumentare le donazioni nella nostra città che soffre particolarmente la carenza di sangue. L'aula consiliare sarà sempre a vostra disposizione per tutte le iniziative che vorrete realizzare nell'interesse esclusivo dei nostri concittadini”.
A rafforzare la partecipazione del terzo settore, l'associazione San Marco, con  Antonio Mazzone, Atog con Milena Nicotra, Fasted Catania,  Alfonso Cannella,  la Libera Associazione contro la Talassemia, con  Benedetta Caruso.
“Solo insieme - ha sottolineato il presidente Caruso - possiamo tentare di dare risposte adeguate ai bisogni della società, in questo caso al dato allarmante del calo di sangue intero ma anche di plasma, che stiamo registrando in Italia, in Sicilia e soprattutto a Catania, con una crisi significativa che sta creando grande preoccupazione nelle strutture ospedaliere e soprattutto nei pazienti. Nella nostra regione il calo nei primi mesi del 2022 si attesta attorno al 4,5 per cento, di donazioni in meno, rispetto al 2021.”
“Se sono venuto qui –ha evidenziato il direttore Scalzo – è perché a Catania, come a Messina, la situazione è drammatica. Catania riceve sangue dalle province di Ragusa e di Siracusa, che continueranno a dare il loro contributo  ma nell'aggravarsi di questa emergenza,  mai successa prima, vorrei lanciare un appello:  Catania si può salvare da se stessa, soltanto Catania può salvare i catanesi, senza la volontà personale dei cittadini a luglio e ad agosto resteremo intrappolati.
Quindi è importante sensibilizzare e coinvolgere tutti, a partire dai dipendenti dell'Amministrazione che ci ospita oggi, perché vadano nei centri trasfusionali o presso le autoemoteche, così come le forze dell'ordine, le scuole. Adesso che ci avviciniamo agli esami di maturità vorrei invitare i dirigenti e i docenti a valutare anche l'aspetto civico dei ragazzi che hanno avuto il coraggio di donare il sangue, perché sono degli eroi” .
Tutti gli intervenuti hanno rimarcato l'importanza della sensibilizzazione alla cultura della donazione, in primo luogo con attività di promozione  tra i giovani, anche con l'utilizzo di nuovi mezzi come i social, ma soprattutto con l'esempio nelle famiglie e il passaparola che spesso hanno effetti dirompenti.

ami