Il Piano di Tutela delle acque del sistema idrografico “Simeto - Alcantara” che comprende i bacini del Lentini, Simeto e Alcantara, è stato presentato stamani a Catania  nel corso di un incontro organizzato dall’A.R.R.A. (Agenzia regionale per i rifiuti e le acque) .
Il piano intende raggiungere gli obiettivi di tutela della qualità ambientale delle acque interne e costiere e garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo.  
La giornata dei lavori, è stata aperta dal saluto dell’assessore all’Ambiente del Comune di Catania Domenico Mignemi  che ha sottolineato “l’importanza dell’incontro che ha lo scopo di informare le istituzioni, la comunità scientifica e i cittadini sull’importanza dell’acqua elemento indispensabile per la nostra esistenza “.
“L’uso, e soprattutto il cattivo uso di questa risorsa, – ha detto Mignemi – deve cessare e devono essere messe in atto tutte le misure utili al risanamento, al risparmio, all’uso responsabile di questa risorsa.  Il Piano è uno strumento di conoscenza e d’indirizzo della qualità e disponibilità dell’acqua e la sua attuazione fondamentale con la tutela della qualità dell’aria, l’utilizzo delle energie rinnovabili, il riciclo dei rifiuti, alla preservazione dell’ambiente naturale per uno sviluppo sostenibile, cioè per una gestione delle risorse tale da non alterarne in modo definitivo la qualità e le quantità”.
Lo scopo della pubblicazione del Piano è duplice. Da una parte, adempiere alle indicazioni del decreto legislativo n. 152/2006 e della direttiva Europea n. 60/2000 nella quale sono espressi due concetti basilari: l’importanza delle acque come risorsa fondamentale non solo come elemento vitale per la popolazione, ma come chiave di sviluppo per produrre benessere e la necessità di intraprendere azioni di salvaguardia della risorsa idrica per evitare il deterioramento sia qualitativo che quantitativo.
E’ toccato quindi a Rossella Puglisi del C.d.A. dell’A.R.R.A. aprire i lavori ed illustrare il lavoro elaborato dall’agenzia. 
“Negli ultimi anni – ha spiegato Rossella Puglisi – nella nostra società è emerso il problema dell’utilizzazione razionale delle risorse idriche in seguito alla loro mancanza. E questo Piano è lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere della Regione ed a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo”.
La stesura del Piano è cominciata nel 2005 con il forte impegno dell’agenzia delle acque e rifiuti nell’effettuare attività nei settori di ricerca e sviluppo: istituendo un apposito tavolo per i rapporti con l’istituzioni europee, elaborando progetti comunitari, promuovendo ricerche particolari in acque e siti contaminati e individuando , con attività di “governance” il Golfo di Castellammare e il Biviere di Gela aree sensibili del territorio regionale e indicando le azioni per il loro miglioramento qualitativo .
“Nella redazione del piano – ha concluso Rossella Pugliesi – si è tenuto conto di migliorare gli interventi proposti per limitare le criticità più pericolose di dissesto idrologico, di eseguire normalmente il controllo della qualità delle acque, di attuare le direttive C.E. per le quali le risorse devono essere utilizzate per il miglioramento del distretto idrografico e di fare interagire la programmazione di settore con il piano di tutela per le acque”.
Insomma, come dire, una grande sfida per la difesa dell’ultima irrinunciabile risorsa che abbiamo: l’acqua, che dovremo preservare per le generazioni future promuovendo e sostenendo interventi compatibili e in armonia con le capacità di sopportazione del nostro pianeta.
Il Piano è stato presentato nel corso di dieci incontri regionali programmati per descrivere i singoli sistemi idrografici a Milazzo, Petraia Sottana, Termini Imerese, Castellamare del Golfo,Trapani, Sciacca, Agrigento, Ragusa e Catania ed è consultabile sul sito dell’ARRA : www.regione.sicilia.it/arrasicilia.   La giornata si è conclusa con gli interventi previsti in programma .