Le Consigliere comunali di Catania Francesca Giuffrida, Erika Marco, Gemma Lo Presti, Francesca Raciti, Carmencita Santagati e Valeria Sudano in una nota congiunta hanno reso noto che intendono continuare ad impegnarsi unitariamente per condividere idee, proposte e iniziative che possano aiutare alla costruzione di una società dove a tutti siano riconosciuti pari diritti, dove uomini e donne, indistintamente dal sesso, possano realizzare i loro progetti di vita in base alle loro capacità.
 
L’iniziativa, che una valenza trasversale agli schieramenti politici, si colloca nell’ambito delle iniziative della Presidenza italiana del G8, considerato che il Dipartimento delle pari Opportunità ha organizzato la Conferenza Internazionale sul tema della violenza contro le donne in tutte le forme e la promozione globale dei diritti umani delle donne.
 “Tutti i governi, i politici, le istituzioni locali, i singoli cittadini -spiegano le consigliere comunali- hanno la responsabilità di adoperarsi per prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino. Solidarietà tra le donne ma soprattutto solidarietà degli uomini, maggiori protagonisti a danno del genere femminile.

Nonostante le azioni e le misure adottate da diversi governi, il tema della violenza sulle donne è sempre attuale e crescente, spesso coperto da una forma di omertà sociale nei confronti di un crimine che viene considerato possibile da una cultura corrente ipocrita e permissiva”.
 
Le sei consigliere del civico consesso catanese aggiungono ancora nel documento:”Non si può abbassare la guardia,per fermare la violenza sulle donne dobbiamo condividere le buone pratiche, sviluppare procedimenti legislativi, assicurare la certezza delle pena, proteggere le vittime e garantire assistenza psicologica, sanitaria ma anche economica.
 
Ognuno di noi deve impegnarsi perché sia alimentata la cultura del rispetto reciproco a prescindere dall’età, sesso e razza. Non si vuole lamentare la condizione femminile ma si vuole l’affermazione paritaria dei diritti di libertà e dignità”.