Il consiglio comunale di Catania presieduto da Marco Consoli ha approvato con 30 voti favorevoli e 4 astenuti il regolamento per l’elezione del rappresentante dei cittadini extracomunitari nel consiglio comunale(consigliere aggiunto).


L’iniziativa della delibera regolamentare è stata dei consiglieri del PD, primo firmatario Rosario D’Agata e ha come obiettivo l’istituzione del rappresentante dei cittadini extracomunitari in seno al civico consesso.
Il consigliere aggiunto, secondo le previsioni regolamentari avrà gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri consiglieri ad eccezione del diritto di voto e non concorre a formare il numero legale delle sedute.
Il corpo elettorale è composto dai cittadini extracomunitari legalmente residenti nel territorio comunale di Catania che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età; il consigliere aggiunto dura in carica due anni e non è immediatamente rieleggibile.


Il regolamento disciplina anche tutti gli adempimenti elettorali connessi alla presentazione delle candidature e al sistema di voto, ivi compresi le somme da iscrivere nel bilancio comunale per promuovere la consultazione elettorale e quelle da destinare a titolo di rimborso spese al consigliere aggiunto, quale gettone di presenza per la partecipazione ai lavori dell’aula.


”E’ un’iniziativa che salutiamo con soddisfazione –ha detto il presidente del Consiglio comunale Marco Consoli- che rafforza i legami tra quanti provengono da altri paesi con il nostro territorio. Il Senato cittadino è luogo migliore dove instaurare una convivenza civile anche tra cittadini residenti e stranieri dando così a tutti la possibilità di esprimere i propri convincimenti”.


Domani sabato 20 febbraio alle ore 11,00 nella sala consiliare di Palazzo degli elefanti il presidente Marco Consoli assieme ai consiglieri promotori dell’iniziativa, ai capigruppo di tutte le forze politiche, dell'assessore con delega all'immigrazione marco Belluardo e ai rappresentanti dell’associazionismo degli extracomunitari a Catania illustrerà contenuti e finalità dell’atto regolamentare appena licenziato dall’assemblea cittadina.