Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha illustrato alla stampa la situazione economico finanziario dell'Ente e le prospettive strategiche e programmatiche per il ripianamento delle casse comunali anche alla luce del provvedimento varato dal Governo nazionale che trasferisce al Comune 140 milioni di euro.
Il sindaco ha subito chiarito che il debito complessivo ammonta a 357 milioni di euro di cui un centinaio circa per coprire i disavazi dei bilanci degli anni 2003-2004 e 2006, altrettanti per coprire i debiti contratti con istituti finanziari.
"L'operazione del Governo Berlusconi che ringrazio per essere intervenuto tempestivamente -ha spiegato Stancanelli- ci permette di evitare il dissesto finanziario che avrebbe avuti costi sociali ed economici molto superiori. Questo nonostante ci fosse un <<partito trasversale>> che ha operato perchè si arrivasse a questa evenienza che sarebbe stata una vera e propria tragedia per l'intera città. A nome di tutti i catanesi mi sono battuto perchè questo non accadesse e grazie alla sensibilità del Premier Berlusconi, del Ministro Tremonti, di tutto il consiglio dei Ministri, del presidente del Cipe Miccichè e del Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo che hanno compreso la gravità delle vicende che con forza abbiamo rappresentato nelle sedi romane, siamo riusciti nell'intento di salvare Catania nonostante le difficoltà e alcune prese di posizioni a dir poco avventate".
Il sindaco Stancanelli ha poi tracciato le linee degli interventi  che l'Amministrazione Comunale  attuerà  per avviare un pronto risanamento delle casse comunali: "Ridurremo le spese all'essenziale  -ha spiegato il primo cittadino- eliminando sprechi, avviando un percorso virtuoso grazie anche al piano di rientro che abbiamo presentato e che ha reso credibile la nostra iniziativa presso il governo nazionale. Ridurremo -ha aggiunto- le municipalità da dieci a cinque, aumenteremo le entrate di 42 milioni di euro  e soprattutto avvieremo una importante dismisione del patrimionio immobiliare attuando le possibilità offerte dalla recente legge nazionale 133/2008 che consnete di accelerare le procedure per mettee sul mercato edifici comunali, ivi comprese gli allogi di edilizia popolare di proprietà comunale, con la possibilità di convertire la destinazione d'uso dei terreni agricoli in terreni edificabili. Questo naturalmente senza alcuna di quelle speculazioni di cui qualcuno ha infondamente parlato, senza prima documentarsi a dovere".
Infine il sindaco ha annunciato che verrà costituita una commissione di cinque <<saggi super partes>> per approfondire e verificare sotto il profilo amministrativo, contabile e politico le responsabilità della situazione economico e finanziaria che si è venuta a creare nel corso degli anni.