Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha illustrato al Consiglio comunale di Catania riunito in seduta straordinaria dal presidente Marco Consoli, la situazione economico finanziaria dell'ente e gli interventi che l'Amministrazione intende adottare per avviare il risanamento delle casse comunali. In apertura dei lavori il presidente dell'Assemblea cittadina ha rimarcato "il ruolo costruttivo e fondamentale che intende avere il consiglio nella sua interezza in questa fase difficile e complessa  per la città in cui sono certo, a prescindere dalle appartenenze politiche, ogni consigliere farà la sua parte".
Il sindaco Stancanelli ha quindi iniziato la sua relazione chiarendo che la situazione debitoria del Comune di Catania ammonta a circa 357 mln di euro, di cui 99 per disavanzi di bilancio riferiti ai consuntivi degli anni 2003, 2004 e 2006, 82 per l'Amt, 111 per apertura di credito di istituti bancari e 74 per debiti fuori bilancio accertati alal data odierna. Il sindaco ha inoltre illustrato in dettaglio l'indebitamento delle società partecipate Sidra, Asec, Asec Trade  e Sostare. Il sindaco si è anche soffermato sulla "confusione organizzativa" che vive in questa fase il Comune di Catania, con troppe direzioni che parcellizzano l'azione amministrativa con sovrapposizione tra i ruoli gestionali e quelli politici, assenza di comunicazione interna e un clima di sfiducia tra i dipendenti. Il primo cittadino si è anche soffermato sui provvedimenti che l'amministrazione da lui presieduta intende adottare per risanare la condizione finanziaria del Comune di Catania. "Bisogna distinguere due fasi- ha detto Stancanelli-. Una a breve termine fino al 2009, l'altra per il quinquennio fino al 2013. Avremo immeditamente nuove entrate comunali certe per 42 mln di euro annuali provenienti da ICI, Irpef, servizi a domanda individuale e risparmi sui disavanzi Amt. Constestualmente -ha aggiunto- avvieremo un piano di rientro in cui un ruolo strategico avrà la dismissione di aprte importante del patrimonio immobiliare grazie anche alle nuove leggi che permettono di accelerare le procedure di alienazione dei beni immobili. Altri 18 milioni di euro giungeranno inoltre dalla rimodulazione dei mutui della Cassa depositi e prestiti". Altri provvedimenti annunciati dal sindaco riguardano l'azzeramento dei vertici delle partecipate, una maggiore e più incisiva progettazione degli interventi comunitari, un nuovo assetto organizzativo della macchina burocratica comunale con misure rigorose di contenimento  della spesa.
Il sindaco si è poi soffermato sull'importanza dei fondi trasferiti dal governo al comune etneo per avviare il risanamento finanziario, ringranziando ancora una volta "l'esecutivo nazionale per la sensibilità mostrata verso la città etnea  e la deputazione di maggioranza e opposizione che ha fatto la sua parte a sostegno e nell'interesse della città".
Infine Stancanelli ha tracciato le linee di intervento per il quinquennio 2007-2013 in cui l'Amministrazione s'impegna a produrre un nuovo modello organizzativo più snello e flessibile, con una rinnovata motivazione del personale interno: "Dobbiamo tutti accettare la sfida del cambiamento politici, dirigenti e impiegati -ha detto Stancanelli-. Tutti insieme -ha concluso- dobbiamo utilizzare rigore e determinazione per lavorare a favore dei catanesi, affinche con il nostro impegno e l'aiuto di Dio Catania possa risorgere".
Alle ore 19, 30 circa si è iniziato il dibattito consiliare a cui seguirà la replica del primo cittadino.     
 

Catania, 06 ottobre '08