Vladimir Luxuria ha presentato a Catania, nella sala convegni del Palazzo della Cultura, il suo nuovo libro “Le favole non dette”, edito da Bompiani.
L’autrice ha aperto il tour di promozione del libro con il capoluogo etneo (oltre che con Torino e Aosta) per rendere omaggio alla città che con la sua straordinaria bellezza e reverenziale soggezione al vulcano (“Iddu”) ha ospitato una delle sei “favole non dette”.
Hanno partecipato all’incontro con l’artista, in qualità di relatori, l’assessore alla Cultura e padrone di casa Fabio Fatuzzo, la giornalista Angela Impastato della Catania Film Commission (che ha anche fatto da moderatore), la docente di Storia Contemporanea dell’Università di Catania, Pinella Di Gregorio, e il presidente dell’Arcigay regionale, Paolo Patanè. E’ intervenuta la responsabile della Catania Film Commission, Giusy Balsamo.
Unanimi l’apprezzamento e gli elogi per un’opera che affronta con intelligenza, garbo, poesia e coraggio la tematica transgender, ovvero della trasformazione, nella forma della favola. E che passando per diversità, emigrazione, tossicodipendenza, privazione della libertà, magia, ambientalismo approda all’Amore, panacea suprema di ogni sofferenza.
La Luxuria scrittrice ha illustrato la struttura del libro e l’articolazione dei racconti, tre dei quali sono originali e tre riscritture, da Andersen (“La sirenetta” e “La preghiera del cigno”) e Collodi (“Il burattino che mentiva”).
Particolare attenzione ha rivolto alla favola catanese, che si ispira al racconto di vita dell’amico Davide. “Iddu”, questo il titolo, contiene una appassionata descrizione di luoghi, sapori, odori, tradizioni, melodie di Catania e Tremestieri, città dominate dal vulcano Etna e protette dalla pietas e dal sorriso di sant’Agata.
Eccezionale la lettura che l’ “attrice” Vladimir ha fatto di alcune parti del libro, emozionando la platea. Ecco l’incipit: “C’è un piccolo paese in Cilicia, che si chiama “Agrumia” perché è circondato da bellissimi giardini di agrumeti: limoni, aranci, mandarini e cedri. Il sole non è timido e poche volte si nasconde dietro le nuvole…”
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