Arriva nelle sale cinematografiche il film documentario "L'avamposto", del regista catanese Edoardo Morabito.  

Il road movie, con protagonista l'"eco-guerriero" Christopher Clark, affronta il tema dell’emergenza climatica e della salvaguardia del pianeta attraverso un originale accostamento tra la foresta amazzonica e il culto dei Pink Floyd.  Morabito, affermato montatore, è al suo secondo (e apprezzato) film da regista dopo "I fantasmi di San Berillo", girato nel capoluogo etneo, premio Solinas 2010 e miglior film al 31° Torino Film Festival.

"L'avamposto" è stato presentato con successo a Venezia, alle Giornate degli Autori, al São Paulo International Film Festival e al Festival del Cinema di Rio, e ha ottenuto il premio come miglior documentario al Festival del Cinema italiano di Madrid.

La produzione è Dugong Films con Rai Cinema, la fotografia di Irma Vecchio e Edoardo Morabito, che cura anche il montaggio. Musiche originali di Vincenzo Gangi e Masmas, suono di  Riccardo Spagnol, collaborazione alla scrittura e al montaggio Alessandro Aniballi, distribuzione italiana Luce Cinecittà, vendite internazionali Intramovies. 

"Christopher Clark è un eco-guerriero, uno scozzese fuori dall’ordinario che nel cuore della foresta amazzonica ha creato il suo personalissimo Avamposto del progresso: un modello di società utopica basato sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta. Ma la situazione peggiora di anno in anno e un nuovo grande incendio minaccia di distruggere l’Avamposto. Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva. Del resto nella mente di un sognatore tutto è possibile e forse ha ragione lui, in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Ma veramente possiamo salvare la foresta, noi, i figli dello stesso modello capitalista che la sta distruggendo?"