Martedì 11 Ottobre 2011 alle ore 17.00 presso la Sala Conferenze del Castello Leucatia, la Biblioteca Centro Culturale "R. Livatino", per il ciclo Un pomeriggio con l'Autore, in collaborazione con il Centro Culturale "Vincenzo Paternò Tedeschi", presenta il romanzo "L'ultimo canto della fenice" della giovane scrittrice Agnese Messina.
Relatore: dott. Santo Privitera
Introdurrà il dott. Antonio Nicolosi
Alcuni brani del romanzo, verranno recitati dall'attrice Sonia Grasso.
Breve nota biografica di Agnese Messina a cura del dott. Santo Privitera
Agnese Messina è una giovane scrittrice emergente. Non ha ancora 23 anni ed ha già realizzato un romanzo "L'ultimo canto della Fenice" che la critica ha elogiato per lo stile di scrittura e per la trama molto significativa volta ad esaltare l'amore nella sua essenza più armoniosa quanto recondita e profonda. Nata a Catania, dove attualmente vive con la sua famiglia, Agnese non ha nel suo curriculum una formazione umanistica. Al contrario, i suoi studi scolastici sono stati di natura tecnico scientifica ( si è diplomata All'Istituto Tecnico Aeronautico e conseguito il brevetto di pilota privato). Tutto ciò, però, non le ha impedito di coltivare la passione per i classici. La lettura è stata sempre un punto fermo della sua vita, questo le ha consentito di realizzare il suo grande sogno: scrivere un romanzo.
"L'ultimo canto della Fenice" è il suo primo lavoro: un esordio felice che potrebbe spianargli la strada verso una carriera ricca di soddisfazioni.
Recensione del libro a cura del dott. Antonio Nicolosi
"L'ultimo canto della Fenice" scritto dalla giovane scrittrice Agnese Messina ed edito dall'editore Marcelli, è un romanzo che racchiude in sè tutti gli elementi chiave di una storia d'amore, anche se la stessa autrice non lo considera un "romanzo d'amore". La storia vede come protagonisti Antea, una giovane pittrice senza grilli per la testa e Ares, un suo amico d'infanzia. Intorno a loro ruota tutto un mondo che va ad approfondire, in un certo senso, molteplici aspetti della società d'oggi, dell'uomo, dell'anima. Ares incontra casualmente Antea dopo anni e da questo incontro casuale, la routine quotidiana di entrambi viene stravolta da una tempesta di passioni e sentimenti coinvolgenti, che liberano i freni inibitori dei due giovani avvolgendoli in una spirale di forte intensità che rompe gli equilibri sentimentali stabiliti da tempo. Infatti, dopo anni di distacco, il loro fortuito incontro e la frequenza che ne segue, mostra a loro in maniera netta e radicale la differenza che esiste tra il sentimento "forzato" che hanno con i rispettivi fidanzati e il sentimento assoluto che nasce tra di loro. E tutto accadde, in un umido e caldo inverno siciliano. L'incontro tra Antea ed Ares, un bel ragazzo alto, magro e aggraziato con due profondi occhi grigi, avviene nello studio di Sior Bartolo. Un incontro fortuito che diventa galeotto perchè Antea, offrendo un passaggio in auto ad Ares fino a casa, decide di accogliere l'invito di Ares di rimanere a cena da lui, avvolta in una atmosfera tiepida e accogliente. Da questo inizio ricco di dolci premesse ancora acerbe ma già presenti nel cuore di entrambi, inizia la storia di passione e di amore tra Antea ed Ares. Basta questo breve incontro perchè si insinui e si sviluppi in loro, il seme dell'amore con la "A" maiuscola. "Un amore puro e profondo che rischia di scivolare in una realtà parallela, fatta di classicismo, di sentimenti profondi e puri al limite del razionale". Ma quanta sofferenza e quanto dolore, questo sentimento così imprevedibile e così intenso, causerà nel cuore della piccola Antea. La storia narrata dalla scrittrice, ricca di imprevedibili colpi di scena, con un finale ad effetto, con un linguaggio codificato per i giovani ma comprensibile da tutti, ci ricorda che in una società devastata dagli egoismi e da un individualismo senza freni, esistono ancora i buoni sentimenti, l'amore travolgente, anche se non sempre il finale di una storia d'amore....è un finale a lieto fine.
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