A seguito di diversi incontri avuti con operatori turistici cittadini il vice presidente vicario del consiglio comunale di Catania Puccio La Rosa ha formalizzato all’amministrazione Stancanelli la richiesta di individuare nuovi spazi da aggiungere ai siti già disponibili dove celebrare i matrimoni civili.

L’idea suggerita – spiega La Rosa – è quella di utilizzare strutture del patrimonio comunale, di particolare pregio artistico e culturale, per ampliare il numero di spazi da destinare alle unione civili.

Si tratta di offrire soprattutto in chiave turistica – aggiunge il vice presidente vicario del consiglio comunale – un servizio che permetta di specializzare la nostra città nell’intercettare un settore di promozione del territorio oggi in forte espansione. In questo senso è stato proposto - afferma Puccio La Rosa – di impiegare una sala interna del Castello Ursino o spazzi del ritrovato Palazzo Platamone dietro congruo pagamento, compatibilmente alle esigenze della struttura e rispettandone la naturale vocazione, proprio per favorire la possibilità di celebrare le unioni civili.

Si tratta – continua La Rosa – di seguire l’esempio di città come Verona che proprio puntando su tale settore hanno incrementato l’offerta turistica con notevoli benefici per l’economia del proprio ente e del proprio territorio. Già oggi – prosegue ancora il presidente vicario del civico consesso etneo - sono numerosi i cittadini stranieri che scelgono la Sicilia, ma non Catania, per esprimere il proprio si.

Per favorire lo sviluppo turistico di un territorio, oltre che migliorare i servizi ed esaltarne le peculiarità, occorre - prosegue Puccio La Rosa – specializzarne l’offerta ed intercettare le tendenze. Pensare di permettere di celebrare le proprie nozze nella suggestiva cornice del “Castello Ursino” – conclude La Rosa – significa favorire tale processo.