“Realizzare il Piano regolatore del Porto è una priorità che non si può ancora rimandare, a pena di gravi conseguenze che la città patisce da troppo tempo, Per questo ritengo che l’argomento vada affrontato con la massima tempestività così da superare i ritardi del passato”. Lo ha detto il presidente del consiglio comunale di Catania Marco Consoli avviando i lavori della conferenza dei capigruppo consiliari convocata per ascoltare il presidente dell’Autorità portuale etnea Santo Castiglione che ha ha illustrato alle il PRP, lo strumento di pianificazione urbanistico ben cinque anni addietro, licenziata dalla commissione edilizia comunale tre anni fà e che aspetta ora solo il visto del consiglio comunale etneo per potere divenire esecutivo.

 

Il presidente Santo Castiglione ha sottolineato come il PRP sia da considerare un’opportunità per la città e  di confidare nella sensibilità del sindaco e del consiglio comunale per approfondire gli aspetti tecnici necessari a ottenere il via libera al Piano che creerebbe “un waterfront naturale per la città, visto che sono previsti lo spostamento di molti servizi che ora impediscono il naturale rapporto tra la città e il suo mare, sopratutto nelle aree di prossimità tra la zona portuale e il territorio d’interesse comunale”.

 

 I capigruppo presenti e in particoalre modo Montemagno(PD) e Zammataro(La Destra-As) hanno evidenziato come è necessario raccordare questo intervento con il piano regolatore che deve disegnare “l’idea di città che l’ammministarzione non ha ancora fatto conoscere”. Per un rapido superamento delle vicende legate  all’armonizzazione tra il PRP e il PRG si sono espressi invece il capogruppo Mpa Di Salvo e Sudano(Udc) col consiglio che deve essere in grado di potere valutare con serenità.

 

Da parte sua il presidente della commissione urbanistica Alessandro Porto ha evidenziato come sia la commissione consilaire il luogo deputato agli approfondimenti e su questo i consiglieri che la compongono sono tutti dell’avviso che bisogno di ragionare in termini complessivi:”Catania deve potere contare su strumenti urbanistici nuovi –ha detto Porto- perchè essi sono occasione di sviluppo e crescita anche occupazionale e per questo ognuno deve fare la propria parte, tecnici, amministrazione e consiglio.

Per quanto ci riguarda questo del Porto è il primo banco di prova che non può essere ancora rinviato”.

 

A conclusione dei lavori il presidente Consoli, d’intesa coi capigruppo, ha fatto sapere che subito dopo l’approvazione del Bilancio convocherà un’apposita seduta dell’assemblea cittadina per approfondire i temi connessi al Piano Regolatore del Porto di Catania.