L’assessore comunale alla politiche scolastiche Sebastiano Arcidiacono ha partecipato stamani alla riunione convocata dalla Provincia regionale per trovare una soluzione per allocare la sede dell’istituto d’arte dopo che i collaudi tecnici eseguiti la scorsa settimana avevano decretato l’inagibilità dei locali dell’ex collegio dei Gesuiti di via dei Crociferi.
In
quella sede l’assessore Sebastiano Arcidiacono, nel ribadire la piena disponibilità del Comune a concorrere costruttivamente a fare fronte al problema che per legge, trattandosi di istituto superiore è di competenza della Provincia, ha anche formalizzato tre distinte proposte di locali idonei a ospitare i ragazzi dell’istituto d’arte.
La prima ipotesi che il Comune ha offerto riguarda i locali dell’ex scuola media Brancati di viale San Teodoro di San Giorgio con la disponibilità di 26 aule, oltre a laboratori e uffici.
La seconda opportunità, utile a non fare spostare l’istituto d’Arte dal centro storico e che l’assessore Arcidiacono ha anch’essa ufficializzata, riguarda la possibilità di utilizzare una dozzina di aule dell’istituto Luigi Pirandello di Piazza Stesicoro che potrebbero essere aumentate da alcune aule da ricavare da quelle inutilizzate dal convitto Cutelli la cui gestione è in condominio tra Provincia e Comune.
Terza soluzione prospettata dal Comune riguarda l’utilizzo di diciotto aule divise tra i plessi di via Saturno e via Villa Glori, nel quartiere di Picanello, finora appartenute rispettivamente alle scuole dell’obbligo Capponi-Recupero, sedi che sono contigue e che potrebbero facilmente ampliate con altre strutture prefabbricate. “Per quanto ci riguarda - ha detto l’assessore Sebastiano Arcidiacono - abbiamo fatto la nostra parte dando un contributo concreto in termini di proposte per trovare una soluzione che spetta alla Provincia trovare. Oltre a quelle prospettate -ha aggiunto l’assessore comunale alla PI- altre proposte dal Comune non possono arrivare perché creerebbero ingiustificati pregiudizi alle famiglie dei bambini che frequentano le nostre scuole dell’obbligo. Siamo certi però -ha concluso Sebastiano Arcidiacono- che la Provincia insieme alla direzione dell’istituto d’arte saprà valutarle al meglio individuando le soluzioni più idonee”.