Su 1678 bambini della scuola dell’obbligo in Sicilia,  l’istituto superiore della Sanità ha accertato che il 16 % è obeso mentre il 24 % è in sovrappeso.

Questo rende la nostra regione la seconda in Italia per indici di obesità. Per contrastare questo fenomeno ed abituare ad una sana alimentazione, qualitativamente e quantitativamente corretta,  l’assessore alle Politiche Scolastiche Sebastiano Arcidiacono ha firmato stamattina a Palazzo degli Elefanti, un protocollo d’intesa  con il manager dell’Asp territoriale Giuseppe Calaciura per la realizzazione di un progetto pilota nelle scuole dell’obbligo. Erano presenti anche la responsabile del Sian, Elena Alonzo, il direttore delle Politiche Scolastiche Augusta Manuele, il responsabile dell’azienda aggiudicataria della refezione nelle scuole di Catania e i dirigenti scolastici delle scuole che usufruiscono della refezione.

“Si tratta – ha detto Arcidiacono- di un vero e proprio investimento per assicurare salute e corretta educazione alimentare ai nostri ragazzi con una ricaduta positiva anche nei futuri costi sociali”. L’obiettivo è quello di avviare un percorso condiviso e circolare che coinvolga bambini, insegnanti, esperti nutrizionisti, la ditta che eroga i pasti e le associazioni per le intolleranze alimentari. Il progetto prevede delle schede di feedback , stilate dagli attori coinvolti, che proseguirà fino a maggio. “ Si interverra’- ha continuato Arcidiacono- variando, insieme alla qualità anche il tipo di somministrazione che non sarà più monoporzione ma multiporzione per garantire  maggiormente le qualità organolettiche dei cibi”. Gli alunni saranno sollecitati a gustare anche la frutta e le verdure, alimenti che non sempre sono graditi ai più giovani ma che è opportuno si consumino invece in più porzioni al giorno.

 “Si modificherà la scelta del menù – ha detto Arcidiacono- intervenendo anche  sulle merende di metà mattina e del pomeriggio, nella previsione di prolungare l’orario scolastico”. 

“Ringrazio- ha detto Giuseppe Calaciura – l’Amministrazione Stancanelli per la sensibilità dimostrata, una sensibilità in grado di cambiare la vita. Faremo tesoro di questa sperimentazione che sarà mutuata, subito dopo, anche negli ospedali”.   Alla firma del protocollo era presente anche una folta delegazione di genitori che avevano sollecitato iniziative per ottimizzare la qualità dietetica della refezione.    
La collaborazione avviata  interistituzionale rivolge una particolare attenzione ai soggetti che presentano intolleranze alimentari, celiachia, altre patologie similari  e a quelli appartenenti a minoranze religiose-culturali. Le 19 scuole coinvolte nella sperimentazione sono state scelte a campione dall’Azienda Sanitaria Provinciale tra le 34 strutture che usufruiscono della mensa,  utilizzando  un criterio esclusivamente scientifico.Gli alunni interessati sono, a rotazione 3730, e 2200 sono i pasti giornalmente serviti nelle scuole di Catania.

Fonte: FP