Partirà il prossimo 22 febbraio la sperimentazione del progetto pilota che assicurerà a diciannove scuole dell’obbligo, tra le 34 che usufruiscono della mensa scolastica,  una dieta più sana, qualitativamente e quantitativamente corretta con particolare attenzione ai soggetti che presentano intolleranze alimentari, celiachia, altre patologie similari e a quelli appartenenti a minoranze religiose-culturali.

Le diciannove scuole, scelte dall’Asp provinciale in virtù di un protocollo d’intesa siglato con l’Assessorato alle Politiche Scolastiche, nei giorni scorsi, sono state selezionate dall’ Azienda Sanitaria utilizzando criteri esclusivamente scientifici basati su indici statistici e territoriali ben precisi. “Avremo a disposizione diciannove settimane- ha detto l’assessore Sebastiano Arcidiacono – dal 22 febbraio fino alla fine dell’anno scolastico, il 30 giugno,  per offrire agli alunni non più pasti sigillati monoporzionati bensì multiporzione e garantire  maggiormente quindi le qualità organolettiche dei cibi, sollecitando i ragazzi a gustare anche la frutta e le verdure.” Le scuole e i 53 plessi prescelti per le scuole materne sono i seguenti: San Giorgio,  Brancati, Fontanarossa,Campanula, Bosco,  Giuffrida,XX Settembre,Santo di Guardo,  Verga e De Amicis. Per le elementari le prescelte invece sono queste: Caronda,Musco, Pestalozzi,Bosco, Malerba, D’annunzio Don Milani, Mascagni, mentre le medie individuate sono la  Doria e la Mascagni.


Il piano dietetico, che partirà lunedì prossimo dalla scuola D’annunzio-Don Milani, interesserà un totale complessivo di 1607 alunni. Sono state predisposte anche delle schede di feedback che saranno riempite sia agli alunni sia ai loro insegnanti per gli eventuali aggiustamenti e gradimenti.


 “Proprio agli insegnanti ed alle famiglie – spiega l’assessore Arcidiacono- chiediamo una collaborazione fattiva, perché ciò che i ragazzi apprendono possa essere continuato anche nella dieta a casa. Fare crescere con un’alimentazione equlibrata i nostri ragazzi assicurerà loro la salute ed alla società minori costi sociali. Si modificherà la scelta del menù intervenendo anche  sulle merende di metà mattina e del pomeriggio, nella previsione di prolungare l’orario scolastico”. Una sperimentazione quella avviata dall’Amministrazione Stancanelli che tenterà di abbattere i dati diffusi dall’istituto superiore della Sanità che indica la nostra regione come la seconda in Italia per indici di obesità.
 
FP