Il consigliere Mpa Alessandro Porto, presidente commissione urbanista, sulla  riperimetrazione dell’oasi del Simeto. 

Il consigliere del Movimento per l’Autonomia e presidente della commissione urbanistica Alessandro Porto interviene sulla discussione proposta dal deputato regionale del Pdl, Marco Falcone, con un articolo, pubblicato lo scorso 7 dicembre sul quotidiano “La Sicilia”, dal titolo “Ddl sulla riperimetrazione dell’oasi del Simeto”. In particolare viene centrato uno dei nodi fondamentali da cui occorre ripartire per ridisegnare nuovi scenari strategici, funzionali all’area metropolitana catanese: non è possibile pianificare la zona sud della città, spesso dimenticata a se stessa, senza la conoscenza dello stato in cui versa il territorio, per anni lasciato alla libertà di costruire, in totale dissonanza dalle previsioni urbanistiche.

“ Oggi è il momento -dice Porto- di immaginare un futuro per questa zona della città. E’ possibile, anzi doveroso, proporre per queste aree della pre-riserva un progetto collettivo , modello di sviluppo che influenzi un nuovo ed equilibrato assetto urbanistico “ .

Attualmente l’area della preriserva è di circa 1000 ettari, di questi, 400 ettari sono caratterizzati dalla presenza di edilizia spontanea, interessata a possibili piani di recupero e  che trova nel pagamento degli oneri, le risorse per finanziare la  riqualificazione.

Ciò che resta, circa 600 ettari, diventa l’occasione di valorizzazione per l’intera riserva. I prevedibili e auspicabili  interventi dei privati e la conseguente  realizzazione di servizi e attrezzature  saranno la spinta di trasformazione per diventare appetibili nel nuovo disegno urbanistico metropolitano.” E’ indispensabile- continua Porto- che il futuro di queste aree venga tratteggiato da questa Amministrazione comunale che, coinvolgendo tutte le forze intellettuali, le categorie professionali e imprenditoriali della città, avvii da subito un dibattito sull’area della pre-riserva, sulla città abusiva o, per meglio dire, sugli insediamenti non pianificati”.