Referendum 2006

Referendum 2006

Pubblicato il:

3 agosto 2007

Ultima revisione:

1 luglio 2014

25 e 26 giugno 2006 Italiani al voto per il referendum confermativo della legge di modifica della parte II della Costituzione

  • Disposizioni per l'esercizio del voto a domicilio per gli elettori affetti da grave infermità
  • Servizio di trasporto per gli elettori diversamente abili non deambulanti
  • I documenti per votare
  • Istituti scolastici con sezioni elettorali senza barriere architettoniche

Referendum

XII Direzione  - Servizi demografici e decentramento - P.O. Ufficio elettorale - Responsabile Dott. Salvatore Anastasi - Tel. 095/7424318
Mail: salvatore.anastasi@comune.catania.it
Mail ufficio elettorale: ufficio.elettorale@comune.catania.it

Preferenze referendum 2006

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Dati di affluenza alle urne

  • Alle ore 15.00 del 26/6 a Catania hanno votato 105.724 elettori pari al 40,58% degli aventi diritto.
  • Alle ore 22.00 del 25/6 a Catania hanno votato 67.556 elettori pari al 25,93 degli aventi diritto.
  • Alle ore 19.00 del 25/6 a Catania hanno votato 40.895 elettori pari al 15,70 degli aventi diritto.
  • Alle ore 12.00 del 25/6 a Catania hanno votato 20.297 elettori pari al 7,79 degli aventi diritto.

Elenco scrutatori nominati per i seggi elettorali delle prossime consultazioni referendarie del 25 e 26 giugno 2006 Italiani al voto per il referendum confermativo della legge di modifica della parte II della Costituzione

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Faxsimile scheda

Ciascun elettore riceverà una scheda, come il fac-simile qui sopra riprodotto, su cui potrà esercitare il suo diritto di voto tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta prescelta.

Il testo di legge costituzionale "Modifiche alla Parte II della Costituzione" approvato in seconda votazione a maggioranza assoluta, ma inferiore ai due terzi dei membri di ciascuna Camera,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005

Quando si vota

Domenica 25 giugno 2006, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedi´ 26 giugno, dalle ore 7 alle ore 15, si svolgeranno le operazioni di votazione per il referendum costituzionale avente ad oggetto il seguente quesito:
"approvate il testo della legge costituzionale concernente 'modifiche alla parte ii della costituzione´ approvato dal parlamento e pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 269 del 18 novembre 2005 ?".

Le operazioni di scrtinio avranno inizio lunedi´ 26 giugno subito dopo la chiusura della votazione e l´accertamento del numero dei votanti.

Come si vota

Territorio Nazionale

All'elettore sarà consegnata una scheda di colore arancione.
Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto tracciando,, con una matita, un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta. ("SI" O "NO").

Voto per corrispondenza degli italiani residenti all'estero.

Per il medesimo referendum i cittadini italiani residenti all'estero votano per corrispondenza,ricevendo a casa un plico con la scheda, salvo che abbiano esercitato l'opzione per votare in Italia oppure resiedano in stati con i cui governi non sia stato possibile raggiungere le necessarie  intese o la cui situazione politica o sociale non garantisca l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza.
In occasione di questo referendum costituzionale, votano per corrispondenza anche determinate categorie di cittadini temporaneamente all'estero per motivi  di servizio o missioni Internazionali, salvo che abbiano esercitato l'opzione per votare in Italia.
Il voto postale sarà scrutinato in Italia da appositi seggi costituiti dall'ufficio centrale per la circoscrizione estero della corte d'appello di Roma, lo spoglio avrà inizio, come per le schede votate nel territorio Nazionale, alle ore  15 del lunedi.

Corpo elettorale

Il referendum interessera´, sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al 45° giorno antecedente la votazione e suscettibili di lievi modificazioni al termine della revisione straordinaria delle liste elettorali attualmente in corso, 47.342.453 elettori, di cui 22.685.258 maschi e 24.657.195 femmine. Le sezioni saranno 60.978.
Interessera´, altresi´, sulla base dei dati dell´elenco aggiornato di cui all´articolo 5 della legge 27 dicembre 2001, n. 459, circa 2.600.000 cittadini italiani residenti all´estero, che voteranno per corrispondenza.

Tessera elettorale

Il ministero dell´interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale.
Chi avesse smarrito la propria tessera potra´ chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti nei cinque giorni antecedenti l´elezione (vale a dire da martedi´ a sabato), dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica e lunedi´, giorni della votazione, saranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto.
Gli elettori sono invitati a voler verificare sin d´ora se siano in possesso di tale documento, ed in mancanza a richiedere al piu´ presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste nei giorni della votazione.


Fonte: Ministero degli Interni, Articolo del 28/04/2006

Il 25 e 26 giugno 2006 Italiani al voto per il referendum confermativo della legge di modifica della parte II della Costituzione

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 27 aprile 2006 ha convenuto di proporre al Presidente della Repubblica la data del 25 giugno prossimo per l'indizione del referendum popolare previsto dall'articolo 138 della Costituzione per la conferma o il diniego alla legge di modifica della Parte II della Costituzione, approvata dai due rami del Parlamento. La consultazione referendaria, che si svolgerà anche nella successiva giornata di lunedì 26 giugno 2006, deciderà definitivamente se la modifica introdotta dalla legge "sulla devolution e sul premierato forte" potrà entrare in vigore.

La consultazione popolare del 25 e 26 giugno 2006 costituisce il secondo appuntamento degli italiani con il voto per un referendum confermativo, dopo quello del 7 ottobre 2001 sulla riforma del Titolo V della Costituzione introdotta dalla legge costituzionale n.3 del 2001. Tutti gli altri referendum che si sono svolti dal 1974 d oggi, sono stati infatti "abrogativi" di leggi ordinarie, in applicazione dell'art. 75 della Costituzione. Il primo fu quello sul divorzio, nel 1974. Il referendum confermativo è invece previsto dall'art.138 della Costituzione che regola la revisione costituzionale. Il secondo comma stabilisce infatti che le leggi costituzionali, qualora non siano approvate al secondo passaggio con una maggioranza dei due terzi dei componenti in ciascuna delle due Camere, "sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto di una Camera o 500mila elettori o cinque Consigli regionali". E precisa: "la legge sottoposta a referendum non e' promulgata se non e' approvata dalla maggioranza dei voti validi". Per questo tipo di referendum, dunque, contrariamente a quello abrogativo, la legge applicativa del 1970 non prevede la necessità di raggiungere un quorum di votanti. Inoltre, non è possibile sottoporre al voto popolare solo una parte della legge. Qualora la legge ottenga un maggior numero di voti positivi validi, questa viene promulgata con una formula nella quale si specifica che "il referendum indetto in data (...) ha dato risultato favorevole". In caso contrario, il risultato negativo della consultazione viene promulgato sulla Gazzetta Ufficiale. La legge di modifica costituzionale sul federalismo fu la prima ad essere sottoposta a referendum confermativo, svoltosi il 7 ottobre 2001. In altre occasioni una legge costituzionale non è stata approvata, al secondo passaggio parlamentare, con la maggioranza qualificata dei due terzi dell'assemblea, ma non si è proceduto a referendum confermativo. Ricordiamo la legge costituzionale per il voto degli italiani all' estero, approvata in seconda lettura dalla Camera con 383 voti a favore, 17 no e 15 astensioni e dal Senato con 205 sì, 17 no e 13 astensioni. In entrambi i rami del Parlamento non fu raggiunto il quorum dei due terzi dei componenti l'assemblea e quindi la legge poteva essere sottoposta a referendum. Lo stesso era successo alla legge costituzionale che fissa il numero dei parlamentari che rappresenteranno gli italiani all'estero, approvata in seconda lettura alla Camera con 406 sì e 49 no, e al Senato con 194 sì, 19 astenuti e 5 contrari. Anche in questo caso nessuno ha chiesto il referendum. Anche la legge costituzionale che prevedeva un nuovo sistema elettorale per le regioni a statuto speciale e' stata approvata in seconda lettura dalla Camera a maggioranza di due terzi, ma dal Senato a maggioranza semplice. Anche in questo caso nessuno chiese il referendum.