Per un errore della ditta stampatrice, 9.000 dei 160.000 avvisi sono partiti con un codice errato che impedisce il pagamento alla Posta. La tassa sui rifiuti va pagata entro 15 giorni dal ricevimento dell’avviso corretto, ossia quello con il modello F24
La Ragioneria del Comune di Catania ha reso noto che sono stati nuovamente inviati 9.000 avvisi per il pagamento della Tares per sostituire quelli con il codice errato recapitati nei giorni scorsi.
Il problema si è verificato a causa di un errore della ditta appaltatrice del servizio di stampa dei bollettini - il Raggruppamento temporaneo d’imprese Engineering Tributi, Infotirrena, Compunet e Wave contact -, che ha inserito un codice errato sul bollettino e questo ha causato problemi di lettura alla Posta.
Gli avvisi con il codice errato inviati sono 900 tra gli utenti che abitano a Catania e altri 8.000 tra quelli che abitano fuori Comune.
Gli altri 150.000 avvisi, invece, sono stati già inviati correttamente agli utenti con moduli F24 semplificati, pagabili anche alla Posta oltre che nel circuito bancario.
La scelta del modello F24 deriva da problemi generali segnalati anche a livello nazionale nel pagamento alla Posta.
In ogni caso nessun allarme per i cittadini: il Comune aveva già previsto che il pagamento potesse avvenire entro 15 giorni dal ricevimento degli avvisi. E in questo caso l’avviso di cui tener conto è quello con il modello F24.
L’Amministrazione comunale ha disposto un’indagine per verificare le responsabilità dei disservizi verificatisi e valutare eventuali azioni da intraprendere.